"Ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho imparato in questo momento. Ho fatto tutto quello che potevo fare". Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco di Milano, parlando del dossier del nuovo San Siro su cui tra poche ore è chiamato a esprimersi il Consiglio comunale dopo la delibera della Giunta alla vendita dello stadio e delle aree circostanti a Milan e Inter. 

"E' una questione che io capisco essere divisiva , d'altro canto, a questo punto, c'è veramente libertà di pensiero, di opinione per i consiglieri che devono fare la loro parte. È chiaro che mi auguro una decisione a favore, però non posso certamente ipotecare nulla", ha aggiunto Sala. Prima di dire la sua sulla posizione di Marco Fumagalli, capogruppo della 'Lista Beppe Sala sindaco', indicato tra gli 'indecisi' nella maggioranza di centrosinistra: "Capisco il suo pensiero, vedremo cosa farà. Gli ho spiegato il perché, a mio parere, c'è la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto 'decidi in coscienza, pensaci', non saprei dire cosa voterà, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non è ancora deciso, vedremo".

Sala, infine, ha confermato che i due club "se la delibera non passasse, si muoverebbero con rapidità verso un'altra situazione. Anche dal punto di vista ambientale, noi rischiamo di trovarci con un costruito su un'area oggi relativamente verde come San Donato e col fatto che a noi rimarrà San Siro vuoto, per cui io vedo un pericolo. Ma non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessun recrimine" quello che deciderà l'aula "perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione dell'aula". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 11:30 / Fonte: Repubblica
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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