Una bomba a orologeria. Adesso, però, pronta a esplodere. Philippe Coutinho vive un momento non facile. Dopo un precampionato a livelli sublimi e i primi sprazzi di vero Cou nei preliminari di Europa League, al pronti-via subito il gol al Pescara. Poi, gli spazi si sono ridotti sempre di più per Philippe, reduce da sei mesi da assoluto protagonista all'Espanyol. Questioni di modulo e di inserimento, perché Stramaccioni lo ha utilizzato in Europa League da titolare o in alternativa da subentrato. Philippe non ha trovato gli spunti giusti, non è stato quello che conosciamo.

Questione anche legata alla tattica. In un'Inter poco equilibrata, Coutinho rischiava di diventare addirittura dannoso come nella sfida contro la Roma. Inserito in campo, ha allungato ancor più la squadra per caratteristiche portando alla debacle finale contro i giallorossi. Serve un Coutinho diverso, più libero di agire davanti e con un centrocampo a sostegno che gli permetta di fare il suo gioco. Con il 3-5-1-1 variabile in 3-4-2-1 (più verosimile come ipotesi casalinga), Philippe può essere una pedina decisamente più incisiva. Alle spalle di Milito, con licenza di ronzargli attorno. Proprio come faceva ai primi tempi al Vasco, come ha fatto in alcune occasioni con il Brasile Sub 20 di Ney Franco. Meno vincolato alla fascia, più libero.

Con la nuova veste tattica, Coutinho può giovare dell'equilibrio tra centrocampo e difesa e trovare più spazi. Facendo quindi anche della sua fantasia un'arma incisiva e non limitata a una coperta troppo corta che creava inevitabili scompensi come - appunto - nel match contro i giallorossi di Zeman. Insomma, la bomba Philippe adesso può davvero esplodere. Perché disinnescare ancora questo talento, all'ennesimo tentativo, rischierebbe di essere un errore difficilmente perdonabile.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 25 settembre 2012 alle 20:15
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print