Non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo. Radja Nainggolan resta dov'è mentre il mondo lo dava già da un'altra parte. Il Cagliari lo rivoleva, lui rivoleva il Cagliari, ma l'Inter era stata chiarissima fin dal principio dei negoziati: non si fanno più regali. Vano l'accordo raggiunto in modo semplice tra il calciatore e il club sardo, perché i nerazzurri non sono arretrati di un centimetro sulle richieste economiche, peraltro sacrosante. E allora eccolo qui Nainggolan, ancora nerazzurro.

Si diceva: non è il primo e non sarà l'ultimo. Tanto per non andare lontano, basti pensare a Dybala e Higuain, due estati fa offerti a mezza Europa da Paratici e poi rimasti a fare le fortune della Juventus (in particolare l'ex Palermo). Adesso palla a Conte, che avrà l'onere e l'onore di rivitalizzare il Ninja. Una sfida stimolante per il tecnico leccese, che sa bene quanto potrà essere utile una pedina come l'ex Roma in vista della stagione con il calendario più compresso di sempre.

Le qualità di Radja non si discutono: il belga è uno che può giocare tanto da mediano basso quanto da mezzala o trequartista d'assalto. Sulla carta, insomma, Nainggolan può garantire al centrocampo nerazzurro un'alternativa di altissimo livello per qualsiasi evenienza, completando un reparto finalmente ricco in ogni sfaccettatura. Starà però soprattutto a lui mettersi al servizio di allenatore e compagni con spirito e volontà. Il belga pensava al Cagliari, ma spesso ha anche parlato di nuova chance all'Inter: ora è accontentato. Avrà nelle sue mani la possibilità di rilanciarsi ai massimi livelli fin da subito. È un rigore da trasformare. Una nuova vita. Nainggolan 2.0. Almeno fino a gennaio.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 06 ottobre 2020 alle 10:56
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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