E' un José Mourinho sereno quello che si presenta davanti ai giornalisti nella conferenza stampa della vigilia della partita col Napoli di Donadoni. Parlando dell'imminente match coi partenopei, la parola d'ordine usata da Mou è "serenità": "Giovedì con la Samp abbiamo impostato la partita sul rischio, contro il Napoli sarà tutto il contrario. Dovremo gestire il nostro patrimonio, quello che abbiamo guadagnato da agosto sul campo e con merito. Dovremo giocare con serenità, ma anche con ambizione, con l'ambizione di vincere il confronto e lo scudetto". Il portoghese non ansconde, comunque, un po' di emozione per il suo debutto al San Paolo: "La partita di domani mi affascina, sono felice di andare per la prima volta allo stadio San Paolo, uno stadio storico per chi ama il calcio".

Vigilia incendiata dalle dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che ha dichiarato la sua voglia di voler provare nuove esperienze. Mou liquida così la faccenda: "Ha detto quello che dico io quando parlo di voler vincere in futuro anche in un altro campionato, ma io resterò all'Inter al cento per cento, quello che hanno detto recentemente anche Kakà e Tevez, quello che dicono tutti i campioni che hanno ambizioni. Dipende da come si vogliono 'vendere' queste frasi. Zlatan sta vivendo la sua miglior stagione calcistica, mi sembra l'esatto contrario di uno che non ha stimoli...Comunque Ibra resta, poi se Moratti vuole venderlo, lo compro io". Non manca una parola su Adriano: "Aspetto di averlo qui se vinciamo lo scudetto, perchè lo ha vinto anche lui. E sarà la migliore occasione per stare assieme. Sarà bello", e su Balotelli: "Mario gioca a 18 anni e non ha problemi a prendersela con gente Cristiano Ronaldo, Del Piero o Nedved. Dentro il campo non rispetta, tra virgolette, nessuno. Io gli dico che deve rispettare tutti nella stessa misura. In quel campo siamo tutti uguali. E lui lo fa molto bene. È per queste sue qualità che lo volevate sempre in campo ad inizio campionato".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 aprile 2009 alle 14:10
Autore: Christian Liotta
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