A.A.A. Diego Milito cercasi. In casa Inter, a dispetto delle frasi di Moratti, c'è preoccupazione per il Principe che non si trova più: manca il gol, manca la lucidità, mancano quelle gocate che hanno affettato i migliori difensori d'Italia e d'Europa, manca il miglior attaccante del mondo. Insomma, in parole povere Diego Milito è preoccupantemente in crisi. Dopo cinque impegni ufficiali, l'argentino ha raccolto un rigore sbagliato ed un autogol, e pochissimo altro che abbia un tono convincente. Poco ispirato in Supercoppa Italiana, quasi disastroso a Montecarlo, impalpabile col Bologna e mai efficace contro l'Udinese, ma l'epilogo di questo inizio di stagione negativo dell'ex genoano è la partita di ieri sera: l'autorete lo ha abbattuto definitivamente, Douglas non ha fatto altro che anticiparlo per quasi tutta la partita, solo un buono spunto in occasione del gol di Sneijder e nulla più. Briciole in confronto al Milito che annichiliva Demichelis, beffava Piqué e Puyol, metteva a sedere John Terry, solo qualche mese fa. Problemi fisici, la stanchezza si sente dopo una stagione come quella passata, e le vacanze causa Mondiali sono state un battito di ciglia.

L'inizio però è stato più difficile del previsto: al Principe manca il gol, quella rete che tutto lo spogliatoio interista, i tifosi e Diego per primo aspettano e che ancora non arriva. Ma aspettando fiduciosi il suo ritorno all'esultanza, il vero problema si sta strutturando fuori dal campo: a fronte delle sue brutte prestazioni, Diego sembra si stia abbattendo psicologicamente. Lo ha ammesso lui stesso, che si è detto 'molto amareggiato quando le cose non vanno bene', ma lo ha fatto capire anche in un siparietto ad Inter Channel: Roberto Scarpini, ieri sera, per tirargli su il morale ha scherzato dicendogli "Il gol lo hai fatto, anche se nella porta sbagliata. E' stata una bella girata...", con il sorriso sulle labbra. Ma se magari il solito Milito avrebbe risposto ridendo, l'argentino si è chiuso in un broncio simbolo di stanchezza, e della troppa pressione che si sta accumulando su quel suo numero 22 che ci ha fatto sognare e lo farà ancora.

A Diego manca tremendamente il gol, il suo pane quotidiano. Anche lui è nervoso e lo mostra persino nel più banale atteggiamento con i compagni di squadra. Lo ha detto Javier Zanetti, che ha ammesso di vederlo più teso e preoccupato del solito, invitandolo a stare più tranquillo e recuperare con calma. Benitez, l'Inter e il ragazzo stesso hanno bisogno del ritorno del vero Diego Milito, non della controfigura ammirata da inizio stagione ad oggi. La fiducia dell'ambiente è totale, i mezzi del giocatore sono indiscutibili: pazientiamo un po' e aspettiamo questa maledetta rete, come è giusto fare quando si parla di bomber di razza. Chissà che non arrivi proprio a Palermo, dove ha già segnato lo scorso anno giocando benissimo. In casa Inter tante dita incrociate...

 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 15 settembre 2010 alle 16:45
Autore: Fabrizio Romano
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