"Bisogna ridurre i costi, ma c'è da discutere sull'inquadramento dei calciatori, che sono dei lavoratori subordinati e questo significa andare incontro a dei costi incredibili". Inizia così il discorso dell'amministratore delegato area sport dell'Inter, Beppe Marotta a proposito della crisi economica che sta vivendo il calcio italiano. "Per il mondo del calcio il costo del lavoro supera nettamente il 65%, che in un'azienda di acque minerale, ad esempio, significherebbe andare incontro al default. Nel momento in cui, dal punto di vista legislativo, il calciatore non fosse più inquadrato come un lavoratore subordinato, ma alla stregua di una star o un attore, allora avremmo un ridimensionamento dei costi. Sarebbe uno strumento immediato per eliminare gran parte dei problemi del mondo del calcio" ha detto il dirigente varesino durante l’incontro dell’Agenzia Italpress.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 01 dicembre 2022 alle 16:20 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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