Beppe Marotta, presidente dell'Inter, ha parlato a margine del Festival di Parma in zona mista. Di seguito le sue parole raccolte dai colleghi di Tmw: "Siamo molto contenti di questa simbiosi, orgogliosi di questa scelta. Voglio smentire le voci che parlano di ridimensionamento, bisogna cancellare questi sostantivi. L'Inter ogni volta che partecipa ad una competizione lo deve fare per raggiungere il massimo, di questo ne siamo consapevoli. Sappiamo che la squadra è forte, sarà guidata da un allenatore giovane, coraggioso. Così come è stata coraggiosa la società nello sceglierlo".

Sulla questione Fabregas, Marotta ha spiegato così. Cos'è successo? "Niente, perché non gli abbiamo mai parlato. Abbiamo semplicemente chiesto al Como se potessimo sondarne la disponibilità. Come giusto che sia, nel mondo del lavoro, l'allenatore è come se fosse il direttore generale. Abbiamo chiesto questa cosa, non è stato possibile. Chivu non è al secondo posto, non è una riserva, ma semplicemente quello che abbiamo scelto dopo".

Marotta si è soffermato anche sull'addio di Inzaghi: "Nel calcio c'è imprevedibilità, anche fuori dal campo. Abbiamo cercato di convincerlo in tutti i modi, ma non è stato possibile. La sua decisione è stata in parte preventivabile".

Bonny e Hojlund? Marotta spiega: "Sono nomi che possono entrare in un elenco di altri nominativi oggetto di sondaggio ed eventuali negoziazioni".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 20:30
Autore: Niccolò Anfosso
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