Le scuse di Cassano e la presunta sanzione al giocatore: la verità

Ultimamente si è creata un po’ di confusione intorno al caso Cassano. Dopo l’episodio di venerdì scorso, il litigio piuttosto acceso con Stramaccioni sfociato nella mancata convocazione del giocatore per la trasferta di Catania, è emersa la voce del mea culpa di Fantantonio davanti a tutti i compagni ieri dopo l’allenamento. Scuse sincere, quelle del talento di Bari Vecchia, dopo due giorni di attesa. In realtà la situazione, secondo le ultime notizie provenienti da Appiano (confermate dalla società stessa) è diversa.

Cassano non si è affatto scusato ieri con il gruppo e con Stramaccioni, perché non ce n’era bisogno. Aveva infatti risolto ogni cosa venerdì stesso, poche ore dopo l’episodio, chiarendo il tutto con allenatore e società. Si spiega così la tranquillità con cui l’ex Sampdoria e Milan ha svolto la seduta di allenamento ieri e stamattina, visto che le incomprensioni erano ormai state messe alle spalle e la testa era già al Tottenham. Va sottolineato comunque come il chiarimento non abbia evitato a Fantantonio la mancata convocazione per la partita contro il Catania, scelta presa da Stramaccioni perché l’episodio era stato comunque grave e non poteva passare inosservato. Al contempo però si spiega la serenità con cui il tecnico ha dato per scontata sin da domenica pomeriggio la presenza del giocatore a Londra, atteggiamento inspiegabile se non ci fosse già stato un riavvicinamento.

Anche il discorso multa merita una precisazione. Ieri, a domanda precisa, Moratti (che aveva parlato con tranquillità dell’episodio perché sapeva appunto che il problema era stato già risolto) ha detto di non sapere nulla della sanzione, demandando il tutto alla dirigenza. Ebbene, Cassano non sarà punito finanziariamente perché a quanto sembra ha risolto tutto entro i tempi giusti, sollevando la società da un approfondimento ulteriore della vicenda e da una lunga riflessione che avrebbe portato alla multa. Niente scuse, dunque, ieri da parte di Fantantonio. Non per orgoglio, ma per il semplice fatto che non ce n’era più bisogno. Ad Appiano Gentile il sereno è tornato subito dopo lo scroscio di temporale.