Inter-Juventus, da sempre, è una partita che si trascina con sé infinite polemiche per episodi arbitrali che al 99,99% vanno sempre e solo in un'unica direzione. L'ultimo, in ordine di tempo, è quello che ha deciso il Derby d'Italia disputato domenica sera a San Siro e vinto dai bianconeri per 1-0 grazie al gol di Kostic.  

Una rete viziata da un presunto tocco con il braccio di Rabiot, da un tocco con la mano di Vlahovic e da un controllo con il braccio qualche istante dopo sempre da parte dell'attaccante serbo. Risultato? Gol per la Juve, sotto gli occhi increduli degli 11 nerazzurri in campo e anche della panchina dell'Inter che potuto vedere e rivedere un paio di volte l'episodio. DAZN ha ricostruito in maniera dettagliata tutto quello che è successo in quei 3 minuti e 52 secondi trascorsi dal gol di Kostic al gesto di Chiffi che indica il centrocampo assegnando così la rete ai bianconeri (QUI LA RICOSTRUZIONE).

L'Inter, a partire da Barella, concentra tutte le sue proteste esclusivamente sul controllo di Vlahovic che con il braccio addomestica il pallone e lo porta avanti nella sua corsa. Non sul presunto controllo di Rabiot con il braccio (anche in questo caso sembra esserci il tocco). Nei salotti televisivi si è parlato invece dell'esatto opposto. Anche la panchina della Juventus ha rivisto le stesse immagini e sul volto di Bonucci e Pinsoglio, non due qualunque, si legge tutta la preoccupazione di chi dà per scontato un dietrofront di Chiffi o quantomeno del Var. Poi il colpo di scena. 

Non vogliamo tornare sull'episodio in sé perché è evidente a tutti quanto successo a San Siro, ma vogliamo a questo giro commentare le parole di Allegri e di Rabiot, le prime arrivate a caldo nel post partita, le seconde a freddo a distanza di tre giorni. L'allenatore della Juventus ha invitato subito tutto il mondo Inter ad "accettare gli episodi e le scelte arbitrali", come fanno sempre loro, definiti da lui stesso dei "signori". Accettare gli episodi? Davvero Max? Dopo aver sottolineato nel corso della stagione, in diverse conferenze stampe, di avere due punti in meno per quanto accaduto contro la Salernitana stralvogendo classifiche su classifiche? Un episodio che resta clamoroso e che, non abbiamo problemi a dirlo, ha sfavorito nettamente la Juventus. Ma se gli episodi vanno accettati, che sia Juve-Salernitana o Inter-Juventus, caro Max vanno accettati tutti. Così come andrebbero accettate le sentenze ad esempio. Non contando 15 o 17 punti (se considerati quelli contro la Salernitana) in più in classifica o due scudetti in più nel proprio palmares, il tutto poi con chissà quale vanto. L'arbitro decide in campo. Il giudice è l'arbitro della legge.

Poi c'è Rabiot. Il centrocampista francese, interpellato sulla presunta sua irregolarità nell'azione del vantaggio bianconero, preferisce evitare l'argomento con una teoria davvero particolare, buttandola sulla "caciara" italiana. "Qui ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. Da noi (in Francia, ndr) invece un po’ meno, ma lo capisco perché in Italia il calcio è vissuto quasi come una religione e quindi rappresenta una parte molto importante per la vita delle persone che lo seguono e sono tifosi. Per cui posso comprendere il motivo per cui da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene sul terreno di gioco".

Ma come Adrien, proprio tu che il 4 aprile 2022 scrivevi dopo un Juventus-Inter su Instagram questo? "Peccato il risultato, ma è difficile giocare a 11 contro 12?". La differenza è che nessun giocatore dell'Inter si è permesso di scrivere questo sui social dopo quanto accaduto a San Siro, nonostante l'evidente errore che ha contribuito poi al risultato finale. Abbiamo sempre accettato tutto, focalizzando l'attenzione prima sui nostri errori e poi su quelli degli arbitri, ma per favore... La morale da voi anche no.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 22 marzo 2023 alle 15:00
Autore: Raffaele Caruso
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