Il Sole 24 Ore, nella sua inchiesta sui bilanci delle 20 squadre di Serie A pubblicata nella giornata di ieri ha collocato il club nerazzurro all’ultima posizione con un passivo di -25,8 milioni al netto di affari in entrata e operazioni in uscita. Provando a scompattare questa fredda cifra, tuttavia, il dato relativo all’Inter cala drasticamente arrivando ad un più coerente -19,8 milioni.

Come si spiega questa forbice nelle due cifre? Innanzitutto i dati riportati da Il Sole 24 Ore tengono in considerazione i costi di trasferimento dei cartellini dei giocatori. Inoltre, per queste operazioni, l’Inter ha messo in atto una politica di rateizzazione degli esborsi su più anni per poter abbassare il peso delle operazioni sul bilancio stagionale. Infine, capitolo spesso non considerato nel resoconto delle cifre estive (ma che sui bilanci gravano non poco) è il costo degli stipendi dei calciatori da considerare al lordo di tasse e imposte sia in entrata che in uscita.

Proprio il capitolo stipendi, in realtà, è ciò che più ha permesso agli uomini mercato nerazzurri di operare sul mercato. Grazie agli addii di Silvestre, Stankovic e Cassano, ad esempio, l’Inter ha potuto risparmiare ben 14 milioni di euro. Il monte ingaggi è stato, nel post triplete, il macigno che tirava verso il basso i già fragili conti dell’Inter e queste trattative ne sono la concreta riprova. Gli acquisti a parametro zero di Andreolli e Campagnaro, in attesa di Botta, ovviamente, pesano in segno negativo in questi calcoli per gli stipendi, ma la rigidità del nuovo monte ingaggi ha permesso di poter lavorare su cifre più contenute garantendo un margine di profitto anche in queste operazioni.

Anche la rateizzazione dei pagamenti, in realtà, ha garantito ampi margini di manovra ai dirigenti interisti. Le operazioni cardine di questa sessione, quelle che hanno portato Mauro Icardi e Ishak Belfodil in nerazzurro, ne sono l’esempio più lampante. Se il costo del cartellino delle due giovani punte avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 6 e 10 milioni rispettivamente (per le comproprietà), il pagamento dilazionato su più anni ha permesso a Branca e Ausilio di fissare ad un più contenuto -2 milioni (ciascuno) l’esborso in passivo per l’annata in corso.

Quali sono quindi i costi vivi di questa sessione di mercato?

Belfodil: -2 milioni & -1,6 di ingaggio lordo;

Cassano: +5 milioni risparmiati di ingaggio lordo;

Icardi: -2 milioni & -1,8 di ingaggio lordo;

Silvestre: -2 milioni (-6 milioni di riscatto dal Palermo, +1 di prestito oneroso +3 di ingaggio lordo risparmiato);

Campagnaro: -3 milioni di ingaggio lordo;

Andreolli: -2 milioni di ingaggio lordo;

Taider: -5,8 milioni di cartellino & -1,6 di ingaggio lordo;

Caldirola: +3 milioni di cartellino;

Donati: +3 milioni di cartellino;

Rolando: -0,5 milioni di prestito oneroso & -2,4 di ingaggio lordo;

Stankovic: +6 milioni di stipendio lordo risparmiato;

Romanò: +1,2 milioni di cartellino;

Mudingayi: -750mila di riscatto dal Bologna;

Wallace: -1,5 milioni di prestito oneroso & -1,2 di ingaggio lordo;

Laxalt: -2,3 milioni di cartellino;

Capello: -2,5 milioni di cartellino;

TOTALE CARTELLINI: -15,2

TOTALE MERCATO: -19,8

I due valori, non c'è alcun dubbio rimangono molto elevate, seppur più contenuti rispetto alla cifra di partenza. Che cosa, quindi, rende l'Inter la "pecora nera" di questo bilancio? La risposta risiede nell'analisi dei nomi che hanno movimentato il mercato. Squadre come Napoli, Roma e Fiorentina hanno scelto di cedere i propri campioni per poter costruire le proprie strategie di mercato. Al contrario l'Inter, così come la Lazio (al secondo posto di questa classifica) ha scelto nel corso di questa sessione di non cedere i propri campioni. Handanovic, Guarin, Ranocchia e Kovacic, nonostante abbiano avuto richieste nel corso dell'estate, non sono stati ceduti e questo, ovviamente, ha intaccato la cifra introitata dalle cessioni. Sarà quella dei nerazzurri la scelta vincente? Solo il campionato e il campo sapranno dire la verità. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 24 agosto 2013 alle 22:00
Autore: Emanuele Tramacere / Twitter: @tramacema
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