Se Napoli è la capitale dei botti di fine anno, è facile concedersi un gioco di parole quanto mai veritiero: affrontando i partenopei il giorno dell’Epifania, Leonardo dovrà fronteggiare un esordio nerazzurro davvero col botto. Il Napoli si presenterà infatti a San Siro con un secondo posto da applausi alle spalle del Milan, appena 3 punti dietro i grandi favoriti per lo scudetto. Merito dello spettacolare lavoro svolto da Mazzarri, ma anche del nuovo idolo del San Paolo, Edinson Cavani, i cui gol stanno trascinando gli azzurri ai vertici della Serie A. Adesso per loro il calendario propone un banco di prova decisivo, i campioni del Mondo, serata che confermerà o meno le ambizioni del Napoli. Test anche per l’Inter del dopo-Benitez, che recuperate molte pedine durante il mese di dicembre dovrà dimostrare di essere all’altezza della conclamata rimonta al Milan a cui è chiamata da qui alla fine della stagione. Non sarà ancora l’Inter di Leonardo, è presto per vedere l’impronta del nuovo allenatore, né sarà una squadra al completo, priva di Sneijder ed Eto’o, giocatori fondamentali. Ma ciò che conterà sarà verificare se ci sarà stata una scintilla nella testa di chi scenderà in campo e se il riposo, oltre al cambio di guida tecnica, sortiranno i benefici sperati.

LO SPAURACCHIO LAST MINUTE - Il vero pericolo il prossimo 6 gennaio non sarà il carbone nelle proprie calze, ma un giocatore nello specifico: Edinson Cavani. L’uruguagio, a lungo vicino all’Inter che però non ha mai presentato l’offerta decisiva per averlo, sta facendo pentole e coperchi in casa partenopea e le sue prodezze, molte delle quali arrivate nei minuti finali, consentono al Napoli di essere secondo in campionato e di aver centrato la qualificazione in Europa League, unica italiana a riuscirci. Ruolino di marcia ottimale, che i nerazzurri avranno il dovere di macchiare alla riapertura delle danze, senza farsi danneggiare dalle due prestigiose assenze. Non solo Cavani però: tutta la squadra di Mazzarri sta giocando bene, non dà spettacolo ma compie il proprio dovere e alla fine raggiunge sempre l’obiettivo. Sintomo di caparbietà e carattere, doti che l’allenatore toscano ha trasmesso ai suoi uomini. Servirà pertanto un’Inter dalla spiccata personalità per avere la meglio sugli ospiti, che pur non avendo il proprio pubblico a seguito saranno sostenuti dalle centinaia di napoletani residenti in Lombardia.

IN ATTESA DELLA RIVELAZIONE - Banco di prova rilevante dunque per l’esordiente Leonardo, che ha pochi giorni per preparare la partita e scegliere chi dovrà disputarla. Presumibile che il brasiliano intervenga il meno possibile dal punto di vista tattico, lasciando a momenti più tranquilli interventi di natura tattica. La sua mano si vedrà perciò nell’approccio dell’Inter al match, se il suo lavoro psicologico sui giocatori sarà efficace si noterà immediatamente. La forza della squadra nerazzurra, prima della crisi con Benitez, è sempre stata la mentalità, il carattere dei più forti, di chi sapeva di essere superiore a chiunque e attendeva solo l’istante in cui poteva dimostrarlo. In più, rispetto al predecessore, Leonardo potrà contare sul nuovo arrivo Ranocchia, che oltre ad aver sempre negato la via del gol allo spauracchio Cavani, ha la freschezza e la voglia necessari per avviare il nuovo corso. Il resto lo faranno i leader della rosa nerazzurra, anche loro chiamati al riscatto. Perché un Mondiale per Club, per quanto prestigioso, non basta a legittimare questa stagione nata male e proseguita peggio. Ultimo dettaglio: quale giorno migliore dell’Epifania (dal termine greco che significa ‘Rivelazione’) per rivelare al mondo del pallone la nuova Inter?

 

- La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno segnalati a norma di legge.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 02 gennaio 2011 alle 11:57
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print