Era l'uomo più atteso della stagione in casa Inter e invece, di fatto, non c'è mai stato. Romelu Lukaku ha imboccato un tunnel freddo e buio lo scorso 28 agosto e solo adesso, piano piano, ne sta venendo fuori. Un calvario iniziato proprio all'alba della stagione, dopo aver giocato contro Lecce, Spezia e Lazio, nella settimana che prevedeva l'infrasettimanale con la Cremonese e poi il derby col Milan. E adesso, proprio al cospetto degli stessi avversari, Big Rom rivede la luce.

Il 2023, dopo un Mondiale deludente per il suo Belgio, era cominciato benissimo: maglia da titolare contro il Napoli, prestazione promettente e vittoria nerazzurra. Poi? Poi succede che a Monza l'attaccante è irriconoscibile e l'Inter perde due punti tra le polemiche. Le critiche si scatenano, così come i dubbi sul presente e sul futuro, considerando la trattativa da intavolare con il Chelsea per la prossima stagione. E Rom si ferma ancora: fastidio al ginocchio. Niente Parma in Coppa Italia, niente Verona e niente Supercoppa. Si rivede per qualche minuto nell'assalto (vano) all'Empoli. Ed eccoci alla storia recente. Il numero 90 offre buoni segnali nello spezzone di Cremona e decisamente ottimi nei quarti di coppa contro l'Atalanta.

Quella con i bergamaschi è la vera partita del ritorno di Lukaku. Il belga gioca 70 minuti: dopo un primo tempo di rodaggio, i giri del motore aumentano nella ripresa per una crescita lampante. Romelu non perde un duello, scatta da par suo e diventa un fattore per l'attacco nerazzurro come ai bei tempi. I minuti nel derby, entrando al posto di Dzeko, confermano il trend. Adesso Inzaghi sa di poter contare anche sul suo centravanti, dopo mesi di naftalina: possibile una maglia da titolare con la Samp lunedì prossimo con vista sul match di Champions con il Porto a San Siro (il 22 febbraio, dopo Inter-Udinese del 18). L'Inter, con un Lukaku in più, può guardare con ottimismo al resto della stagione. E magari anche alla prossima.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 07 febbraio 2023 alle 17:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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