Presentazione in grande stile, nello store Pirelli del centro di Milano. Da vero top player, insomma. Perché come tale lo accoglie l'Inter. Trattativa complicata con la Lazio, estenuante e il giocatore tenuto al gran segreto dalla società fino a quando Lotito decide, finalmente, di cedere. 15 milioni di euro nelle casse biancocelesti (13+2 di eventuali bonus) e contratto quadriennale da 2,9 milioni di euro più bonus al Profeta. Cifre importanti per un giocatore importante. Nazionale brasiliano, classe '85 di Recife, l'Inter lo sceglie nello scorso gennaio per fare il salto di qualità in un centrocampo che necessita proprio dei lampi di un 'già pronto'. I vari Kuzmanovic, Kovacic, Mudingayi, Alvarez, Guarin, Mariga e Taider, per vari motivi, non solo di ruolo, non sono in grado di garantire quella visione di gioco e qualità come regista o mezzala nel centrocampo 'a cinque' di Mazzarri. Motivo che spinge Thohir a fare il primo acquisto 'pesante' del proprio corso da presidente nerazzurro. E il 31 gennaio il Profeta diventa un nuovo giocatore dell'Inter.

BATTESIMO INTER - Primi cinque mesi a Milano con 15 presenze in campionato e due gol, esordio contro il Sassuolo e reti a Livorno e contro la Lazio nel giorno dell'addio al calcio giocato di Zanetti. Ma tante ombre. Leggittime e giustificate, perché come sempre non è compito semplice calarsi immediatamente nella parte cambiando maglia a metà stagione. Primo periodo all'Inter di inserimento e assestamento, con qualche luce che fanno ben sperare in vista della prima vera stagione con la maglia dell'Inter. Ma intanto Scolari chiama...

MONDIALE - Il commissario tecnico, infatti, lo inserisce nella lista dei 23 per un Mondiale pesantissimo per la Seleção, ma l'ex Lazio non è la prima scelta dell'ex allenatore del Chelsea che lo schiera solamente in tre occasioni, scampoli di partita contro Croazia, Colombia e Olanda. Forse un vantaggio per il numero 88 dell'Inter, che paga in modo limitato la missione dei verdeoro, e il fatto di non essere un protagonista assoluto lo risparmia dalle critiche post-'tragedia sportiva' per il Brasile. Poi vacanze e rientro direttamente ad Appiano Gentile, anticipando il kick-off della nuova stagione rispetto alla data prestabilita. Un segno, un messaggio che il Profeta vuole mandare, per essere l'acquisto top che da gennaio non si è ancora visto, posticipando il 'boato' di mercato a giugno. Perché nel calcio non è mai troppo tardi, anzi.

DIFFICOLTA' - Ma l'ex San Paolo fatica anche in questo inizio di stagione e nelle prime tre uscite del nuovo campionato risalta una certa difficoltà di collocazione tattica. Nella prima giornata in quel di Torino, WM lo schiera trequartista insieme a Kovacic alle spalle di Icardi, ma non riesce a trovare il guizzo, il lampo del fuoriclasse, oltre alla posizione ideale. Contro il Sassuolo, invece, agisce da mezzala e, nonostante il pomeriggio di festa e i 7 gol rifilati ai Di Francesco boys, risulta il meno brillante del centrocampo interista. Troppo poco l'assist per il 3-0 di Maurito. Anche in Ucraina contro il Dnipro la prestazione è da dimenticare, un peccato perché mentalmente viaggia più velocemente degli altri, ma per ora le gambe non girano altrettanto. Nell'ultima uscita di Palermo, invece, entra al 65' e il suo contributo risulta nullo. 

CHIAVI DI LETTURA - Cosa c'è dietro questo momento difficile di Hernanes? In primis una condizione fisica che non lo sta assistendo. Forse - anche se troppo semplice parlare a posteriori, ovviamente - risulta azzardata la scelta di rientrare prima dalle vacanze post-Mondiale, usufruendo di sole due settimane delle tre a disposizione. Ma anche la tattica sta avendo un peso importante in questa situazione poco felice. Ergo occorre ora trovare al più presto la migliore collocazione.

SOLUZIONI - Come più logica appare l'ipotesi di insistere sulla scelta di utilizzarlo come interno di centrocampo, al fianco di un Medel instancabile corridore, risparmiandogli inutili tentativi di avanzamento come trequartista aggiunto o singolo, almeno in attesa di una condizione fisica migliore. Il nazionale cileno viene impiegato costantemente in protezione davanti alla difesa, ma uno spostamento come mezzala destra forse gioverebbe al Profeta. Regista puro davanti alla difesa, pochi chilometri, ma in compenso maggior lucidità. Per quello che sarebbe, in pratica, una sorta di Pirlo per Mazzarri. Addatare Medel, in favore di Hernanes. In attesa che le gambi tornino finalmente a girare, questa potrebbe essere la soluzione momentanea per coach WM. Per ritrovare quelle capriole che, oggi, il Profeta sembra aver smarrito. Ed essere quel top player che a gennaio ha infiammato il mercato dell'Inter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 settembre 2014 alle 13:03
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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