L’Inter senza titolari passa una serata liscia a San Siro e supera il Verona mantenendosi in scia con il Napoli capolista. I nerazzurri, con la testa al martedì di Champions, gestiscono ritmi ed energie.

La partita si gioca su ritmi blandi, un giro palla a tratti sterile e poche corse in profonditá. Asllani si abbassa vicino a De Vrij e imposta verso i quinti o i braccetti che si propongono. Ogni tanto l’albanese cerca anche il filtrante in profonditá sui piedi di Arnautovic. Correa si abbassa e prova a lavorare il pallone da trequartista con tocchi ravvicinati e chiedendo uno-due veloci ai compagni. Il ritmo è bassissimo. Il possesso palla dell’Inter quasi totale. Il Verona sceglie di mettersi a specchio con cinque centrocampisti e un trequartista, Suslov, alle spalle dell’unics punta Sarr. Ma gli uomini di Zanetti non pressano e stanno bassi, aspettando l’Inter nella propria metá campo. Ma i nerazzurri non forzano, anche grazie al gol trovato nei primi minuti. Il risultato è una partita di giropalla della squadra di casa, con i tre difensori che toccano molti più palloni dei centrocampisti. 

De Vrij oltre a tenere bene Sarr, imposta da dietro e detta i tempi insieme ad Asllani. La catena di sinistra è intraprendente con Carlos che oltre alla solita fase difensiva perfetta riesce a fare qualche strappo in avanti e creare superiorità. Ma il migliore è Zalewski, che con la sua frizzantezza spariglia un po’ le carte e muove dal torpore gli spettatori presenti a San Siro. Il Verona davanti è inconsistente e a centrocampo non riesce a trovare mai il pallino del gioco. La difesa a 3 controlla bene Correa e Arnautovic ma in fase propositiva il Verona non riesce a sviluppare azioni pericolose se non un’iniziativa personale di Suslov. Ma la mossa del trequartista di Zanetti, rinunciando a una di due punte di ruolo, non paga. La partita scivola via lentamente. L’Inter risparmia i guerrieri della Champions League e si proietta corpo e mente alla partita più importante della stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 maggio 2025 alle 11:03
Autore: Riccardo Despali
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