Marco Fassone a tutto campo. Il direttore generale dell’Inter, ospite di un forum nella redazione del Corriere dello Sport, ha parlato del presente e del futuro della società nerazzurra, rispondendo alle domande del collega Andrea Ramazzotti.

Le parole del direttore generale interista, a partire dal 4-2 con cui la Roma ha avuto ragione dell'Inter ieri sera: "C’è indubbiamente dispiacere perché la sconfitta brucia, ma bisogna riconoscere che la Roma è la formazione più forte che abbiamo incontrato. Mi sembra di aver intravisto segnali di crescita, che sono convinto, a partire dalle prossime partite, frutteranno punti e risultati".

Sulla novità portata da Mancini - "Senza nulla togliere a Mazzarri, che è allenatore di spessore e di primissimo livello, credo che Mancini abbia portato quella carica, quella motivazione e quell'entusiasmo che erano venuti a mancare negli ultimi mesi: non bastano, ma sono elementi fondamentali per trovare qualità del gioco e i punti per tornare nelle posizioni che ci competono".

Differenza nelle esperienze lavorative tra Napoli, Inter e Juve -  "Sono stati passaggi della mia carriera: a Torino ho speso la mia esperienza più lunga, importante per la mia formazione. Napoli è stata la prima realtà che m ha dato la responsabilità ampia di una società in un momento d’oro di quel club che tornava a primeggiare dopo anni. L’Inter è il momento più alto del mio percorso, perché dirigere una società di questa caratura internazionale credo sia l’aspirazione più profonda. A ciò si aggiunga il fatto che il passaggio di società è stato un arricchimento importante per me".

Promessa per il futuro - "Speriamo che Il Natale sia lo spartiacque tra un periodo grigio, di fatica e costruzione, e che il 2015 sia l’anno del raccolto". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 dicembre 2014 alle 18:02 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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