Fu Roberto Mancini, Ct campione d'Europa e tra i più vincenti nel panorama internazionale, a responsabilizzare pubblicamente la qualità tecnica di Federico Dimarco: "Con quel piede sinistro non puoi sbagliare neanche un cross". Frase all'epoca poco rilevante, quasi un consiglio a un 17enne al quale tu stesso avevi mostrato per primo il calcio professionistico, nel lontano 2015, esponendolo al supplizio dell'uno contro uno con Douglas Costa in un Bayern-Inter a Shanghai. Un 21 luglio che sembrava demolire tutte le aspettative nei confronti di questo terzino, tecnicamente dotato ma tatticamente e difensivamente inadatto. Etichetta che Federico si porterà appresso a lungo, anche nelle sue esperienze altrove quando tra Sion, Empoli e Parma sembrava potesse emergere salvo poi tornare nelle retrovie. E a poco servì l'eurogol con cui diede all'Inter un'enorme delusione, la sconfitta interna proprio contro i gialloblu. Una rete che il terzino milanese festeggiò in modo plateale, attirandosi anche qualche rimbrotto dai tifosi che si aspettavano un pizzico in più di rispetto nei confronti della tua squadra.

La maturità però arriva solo con i due anni a Verona, grazie alla saggia guida di Ivan Juric che lo imposta come tutta fascia a sinistra, adattandolo spesso anche a terzo centrale mancino. Automatismi perfetti ed entusiasmo sfrontato permettono all'Hellas di ben figurare e a Dimarco di diventare uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia. Nell'ultimo campionato numeri di alto profilo: 5 gol e 5 assist in 35 gare, a cui si aggiunge la costante spinta e pericolosità, un'autentica arma offensiva per gli scaligeri. In estate il rientro alla base, scongiurando il rischio del riscatto da parte degli scaligeri. Uno dei tanti rientri nella sua pur breve carriera, con la differenza che stavolta è per rimanere e ritagliarsi un ruolo da protagonista. A sinistra dovrà contendere il posto a Ivan Perisic, che per personalità ed esperienza internazionale gli è decisamente superiore. Ma Federico dalla sua ha una fame atavica di dimostrare di valere questa maglia e farà di tutto per mettere in difficoltà Simone Inzaghi.

In questo pre-campionato, diverse buone prestazioni e la ricerca continuativa dell'assist per i compagni. Domenica sera, al Tardini contro il 'suo' Parma, circa mezz'ora di sprint e sovrapposizioni, a cui si aggiunge il meraviglioso cross sulla testa di Matias Vecino per il 2-0 finale, 5 minuti dopo l'ingresso di entrambi. Dopotutto, Dimarco sa bene che con quel piede non può sbagliare certi cross, perché Mancini continua a osservarlo...
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 10 agosto 2021 alle 18:38
Autore: Redazione FcInterNews
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