Dopo la vittoria di ieri contro il Genoa è tempo di feste e sicuramente un po' di relax per i nerazzurri che, fino a questo momento, tra i vari impegni e nonostante i tanti infortuni, hanno tenuto il piede pigiato sull'acceleratore fino all'ultimo e sono stati premiati col primato in classifica. Un risultato che fa rilassare e godere di queste vacanze anche Antonio Conte. Il tecnico nerazzurro può concedersi qualche distrazione e questa sera, ospite nell'ultima puntata del 2019 del programma di Fabio Fazio 'Che Tempo Che Fa...', racconta di sé lasciandosi andare anche a dei ricordi del passato. Come quando, dopo un simpatico siparietto del conduttore che gli serve un vassoio di cioccolatini schierati col 3-5-2, Conte parla proprio di un episodio legato a dei cioccolatini che vede protagonista anche un suo ex compagno, Alessandro Morello: "Eravamo nelle giovanili del Lecce, dovevamo giocare in trasferta. Eravamo insieme in stanza e lui mi chiede consigli per fare colpo su una ragazza. Io scendo, la chiamo con un telefono a gettone, poi torno e lui mi dà dei cioccolatini. Alla fine mi ha detto che le aveva letto tutti i messaggi dei Baci... Alla fine è andata bene, si è sposato e ha avuto un figlio da questa ragazza".

Ieri dopo la vittoria hai detto di festeggiare ma che i giocatori devono dedicare spazio a te. Non ti godi mai la vittoria?
"Poco, la sconfitta invece da me dura tantissimo, un giorno o due. La avverto tanto, è un lutto temporaneo anche per la famiglia".

Ma ora sei contento?
"Sì, ma non diciamo niente... Incrociamo le dita".

Su Conte bambino (con tanto di foto di lui in bianco e nero già vestito da calciatore).
"In un Carnevale avevo chiesto di travestirmi da calciatore... Ci credevo, si vede".

Ma tu dicevi che non saresti mai diventato calciatore veramente finché non saresti arrivato sulle figurine Panini.
"Certo, questo certifica che sei un calciatore a tutti gli effetti".

A che punto siamo con la cultura sportiva in Italia? In Inghilterra hai vissuto dei momenti importanti.
"Se devo essere sincero, in Inghilterra apprezzi tanto l'atmosfera intorno alla partita. La gente viene a godersi la partita e lo spettacolo, riconoscono lo sforzo che fai in campo. Un giorno col Chelsea giocammo in casa col Middlesbrough che stava per retrocedere, vincemmo 4-1 e nonostante ciò i loro tifosi applaudirono i giocatori avversari che andarono sotto quello spicchio di stadio. Fui talmente sorpreso da questa cosa che andai da loro ad applaudire".

Quando parli coi giornalisti prevale l'istinto o la ragione?
"Io sono molto diretto, non penso di essere diplomatico".

Sui celebri consigli di vita sessuale dati ai calciatori.
"E' una cosa che esiste da tantissimo tempo, gli allenatori in passato già dicevano che dopo la partita e il riposo del lunedì, da martedì andavano chiusi i rubinetti".

Una volta hai convocato Destro che però doveva sposarsi...
"Si è sposato, ma poi è tornato subito in ritiro".

Ma quei consigli li hai dati davvero?
"A dire il vero, il giornalista de L'Equipe mi ha detto che Kamata, mio ex giocatore ai tempi del Bari, gli aveva raccontato che io davo consigli extracalcistici... Non dico che faccia male, ma ci sono momenti e momenti".

Sei noto anche per le esultanze.
"Si vede la passione che ho, anche se dopo un po' mi vergogno... Penso che sia passione allo stato puro, niente di preparato. Io sono questo e se a qualcuno dà fastidio a me spiace".

Pirlo ha raccontato che il posto più pericoloso di Torino era lo spogliatoio della Juve quando entravi tu, perché lanciavi bottiglie sul suo angolo.
"E' successo pochissime volte, per aumentare un po' la tensione quando vedevo del rilassamento".

Ma è vero che quando hai incontrato Gianni Agnelli gli hai mentito sui gol?
"Sì, praticamente Boniperti mi porta dalla sede alla residenza di Agnelli. Mi fa accomodare in un salotto molto bello e spazioso, poi abbiamo iniziato a parlare. Mi chiede dei gol fatti in carriera, e in quel momento ne avevo fatto uno. Guardai Boniperti e gli dissi: 'Forse avete sbagliato acquisto', lui mi disse di glissare. Alla fine gli dissi che avevo fatto qualche gol, molto generico".

Maradona il più forte che hai mai incontrato?
"Sì, anche se fu in un Napoli-Lecce che segnai il mio primo gol in A, dopo averlo marcato".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 dicembre 2019 alle 22:08
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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