Dopo la bella e pesante vittoria sul River Plate, che porta l'Inter agli ottavi di finale del Mondiale per Club da prima del suo girone (eliminando proprio gli argentini), Cristian Chivu ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del Lumen Field di Seattle.

Nasce oggi la sua Inter?
"Non iniziamo con queste cose, manca solo iniziare a parlare di chivuismo. Abbiamo disputato una partita seria. Nel primo tempo siamo stati un po' sorpresi dalla loro intensità e dal loro modo di aggredire le seconde palle, ci siamo trovati un po' impreparati. Nel secondo tempo abbiamo alzato il nostro livello di intensità e la voglia di vincere i contrasti. Con qualche pallone in più in verticale siamo riusciti a creare situazioni importanti. La partita è ottima sotto tutti i punti di vista, perché abbiamo vinto tutti i duelli e siamo riusciti non solo a replicare a ciò che loro proponevano, ma anche a fare qualcosa in più".

Come va gestita l'euforia su Pio Esposito?
"Con calma. Non dimentichiamoci che è un 2005, evitiamo di commettere gli errori del passato. Sono contento per lui perché ha disputato una grande partita. Si è calato in una realtà non facile, in una gara molto vera ed è stato all'altezza. Il gol è premio del lavoro fatto, della sua intelligenza. A 18 anni ha scelto di andare in un'altra categoria, di sperimentare il gioco degli adulti e ha disputato due ottime stagioni allo Spezia. Ha margini di miglioramento importanti. So che è consapevole di tutto questo. Bisogna continuare a lavorare, lui è disposto a farlo e a mantenere i piedi per terra".

Com'è lo stato d'animo della squadra?
"In questi 14 giorni di ritiro e i ragazzi hanno risposto in questa maniera dal punto di vista caratteriale. Se siamo qui, vogliamo provare ad arrivare fino in fondo. Il gruppo si è messo a disposizione, ha accettato una metodologia nuova e questo mi rende orgoglioso. Tutto è merito loro, si sono calati in una mentalità importante e cercano sempre di farsi trovare pronti, di aggiungere qualcosina in più in allenamento per poi ritrovarselo in partita. Lo hanno fatto tutti, da Sommer a chi non ha avuto possibilità di subentrare. Siamo un gruppo di 22-23 giocatori calati subito in questa realtà. Vedo anche quei 5-6 che hanno qualche problema, lavorano sodo per tornare ad aiutare la squadra. Vedo uno spirito importante e tanta voglia di far bene".

Chi le ricorda Pio Esposito?
"Non ho mai fatto paragoni perché non è giusto, poi io lo conosco da piccolo. Pensare sia bravo solo in area è sbagliato, è un ragazzo intelligente, ha imparato a usare il suo corpo e regge il confronto fisico con il difensore. Quando può mostrarla fa vedere la sua intelligenza calcistica. Anche i fratelli sono buoni giocatori, penso sia una dote di famiglia e quindi bisogna fare i complimenti alla mamma e al papà. L'altro giorno mi ha detto che non aveva mai giocato assieme a Sebastiano, oggi ho pensato di dargli questa occasione ma lui non ne aveva più. Sicuramente arriverà la possibilità di giocare insieme".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 giugno 2025 alle 06:16 / Fonte: TMW
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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