Valentino Lazaro sta per diventare un giocatore dell’Inter. Per l’Herta Berlino, la sua ormai vecchia squadra, il suo trasferimento a Milano rappresenterà il più grosso incasso della storia del club: 22 milioni più due di bonus che si incasellano nella storia nerazzurra come la cifra più alta mai registrata per l’acquisto di un esterno, alla pari di Ricardo Quaresma. Fino a oggi, il terzino più costoso della storia interista è Henrique Dalbert, finito in nerazzurro a fronte di una spesa di ventuno milioni. I paragoni non sono certo un toccasana per l’approccio alla prima squadra di Lazaro, ma si sa che il mercato è terra di speranze e l’esterno austriaco classe 1996 ha tutte le caratteristiche per scrivere una pagina diversa rispetto allo spartito registrato da Quaresma e Dalbert, per background e caratteristiche tecniche. 

LA STORIA - Ormai è noto a tutti che Lazaro è seguito dall’Inter fin da quando era un tesserato del Red Bull Salisburgo e già nel 2012 fu a un passo dal vestire la casacca nerazzurra. Poi la famiglia preferì rimanere vicino casa, di conseguenza non se ne fece nulla. Lazaro rinnovò con il Salisburgo e qualche anno dopo si trasferì all’Herta Berlino, dove è diventato titolare (nell’ultima stagione 3 gol e 7 assist in 31 presenze) e si è conquistato i galloni della Nazionale austriaca, dove gli è stata cucita addosso l’etichetta di nuovo Alaba, il miglior giocatore del paese. 

IN CAMPO - Lazaro è un giocatore duttile, in grado di ricoprire diverse posizioni in campo. È dotato di una tecnica individuale importante che gli permette di dialogare nello stretto e di muoversi sulla fascia con eleganza, cosa che - giusto per tornare al paragone di cui sopra - non apparteneva né a Quaresma né a Dalbert. Il terzino francese rappresenta una grossa scottatura per tutti i tifosi e la dirigenza dell’Inter, ma è bene sottolineare come i due profili non possano essere più antitetici: l’ex Nizza era stato preso per la sua capacità di gamba che si esaltava nelle sgroppate con cui macinava campo nella Ligue 1. I tape su Youtube, che significano sempre il giusto nel contestualizzare l’operato di un calciatore, sono l’emblema di quel suo modo di attaccare gli spazi che in Italia non ha mai avuto la capacità di dimostrare: Dalbert aggrediva gli spazi che la difesa concedeva, principalmente in azioni di contropiede e primeggiava sull’avversario grazie ad una dote fisica non indifferente. All’Inter, di questo giocatore non s’è visto pressoché nulla, anche se all’inizio di quest’anno qualcosa di buono si poteva intravedere fra le pieghe di una timidezza calcistica che gli è probabilmente costata l’addio. 

Lazaro è tutt’altro giocatore. Ha iniziato la carriera come trequartista, per poi essere dirottato come esterno di destra in grado di coniugare entrambe le fasi e nelle ultime stagioni è stato utilizzato anche come terzino di spinta, quel tipo di giocatore associativo capace di far raggiungere la superiorità numerica nelle zone nevralgiche del campo per aiutare lo sviluppo della manovra. Si parla di lui come prossimo esterno nel 3-5-2 contiano e, sulla carta, il calciatore austriaco ha tutto per essere un fattore nell’Inter che verrà: basti pensare che a marzo di quest’anno, il Napoli si era interessato al giocatore come eventuale sostituto di Callejon, collocandolo di fatto nel range di esterni offensivi con ottime capacità difensive. 

TATTICISMI - Lazaro è un esterno classico cui piace pestare la riga laterale. Non ha bisogno di puntare sempre l’uomo per creare gioco, a volte si accontenta di fraseggiare con i compagni e poi cercare la profondità. Se si cerca su internet, ci si imbatte in alcuni video curiosi che lo paragonano a Sadio Manè o a Ronaldinho (a causa di alcuni video in cui fa freestyle che ricordano il 10 del Barcelona) ma la realtà è che Lazaro rappresenta il prototipo perfetto del giocatore di Conte, in grado di coniugare intensità e qualità. Spingerci a intuire come verrà utilizzato è troppo presto, probabilmente dopo le prime settimane di ritiro avremo un’idea più chiara del ruolo che avrà Lazaro in questa Inter. Quel che è certo è che, quando verrà ufficializzato, rappresenterà un colpo importante sia a livello economico sia a livello sportivo, per aggiungere qualità in un reparto - quello degli esterni - che da anni vive una sorta di maledizione. Sarà lui a spezzare l’incantesimo? 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 30 giugno 2019 alle 13:10
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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