Se non è fatto, si farà. Presto, aggiungiamo noi. Da una parte Walter Alejandro Gargano Guevara, nato a Paysandù il 23 luglio 1984, dall'altra Alvaro Daniel Pereira Barragan, nato a Montevideo il 28 gennaio 1985. Entrambi uruguaiani. Sono loro i prossimi due colpi dell'Inter, decisamente più attiva e voglioso rispetto alle ultime due sessioni estive di mercato.

A inizio calciomercato sono arrivati Palacio, Handanovic, riscattato Guarin e ripreso Coutinho. Più in là, Silvestre e Mudingayi. Poi si è lavorato tanto per Lucas, finché l'avvento del Paris Saint-Germain non ha fatto saltare il banco: con 43 milioni, l'ala ex Sao Paulo è diventato l'affare più costoso dell'anno, più di Ibrahimovic, più di Thiago Silva. Come controbattere? Ma ecco i botti finali: Antonio Cassano prima, Walter Gargano e Alvaro Pereira poi.

Con Cassano, Moratti ha messo a disposizione di Stramaccioni un uomo in grado di fare la differenza lì davanti, anche per piccoli spezzoni di gara. Qualcuno critica la scelta, ma bisogna valutare anche la motivazione forte con cui Fantantonio arriva in nerazzurro. E poi è evidente il nuovo corso tattico: via punte di peso (nemmeno Milito può ritenersi tale) e spazio a tecnica, fantasia e fraseggio stretto. Un'idea criticabile, come tutte, ma è chiaro che la società (a differenza di quanto accaduto con Benitez, Gasperini e, in parte, Ranieri) segue e ha piena fiducia nelle idee del suo tecnico. Un dato non di poca importanza.

L'operazione Gargano è un gioiello, sia per le modalità (il Napoli voleva inizialmente 10 milioni cash, l'Inter lo ha preso in prestito a 1 milione con riscatto, non obbligatorio, a 5), sia per l'utilità che potrà avere il Mota nell'organico nerazzurro. E con lui la linea mediana è completa, fatta di gente di corsa, di qualità e di intelligenza tattica.

Resta caldissimo l'asse Milano-Oporto per il trasferimento di Pereira. Non ci sono conferma, ma il rialzo dell'Inter a 13 milioni chiuderebbe l'affare, anche perché la concorrenza si è dissolta. Le sorprese sono dietro l'angolo, ma anche questo affare è in via di definizione. Tra l'altro, la certezza è che Pereira andrà via dal Porto: Vitor Pereira, l'allenatore, l'ha di fatto messo fuori rosa. Il nuovo titolare se lo ritrova in  casa: Alex Sandro, mancino brasiliano già nel giro della nazionale di Mano Menezes e lo scorso anno poco utilizzato proprio perché c'era Pereira. E poi come primo sostituto è stato riportato a casa il ghanese David Addy (1990): un chiaro segnale del divorzio dall'uruguaiano che piace all'Inter.

Non resta che fare le ultime mosse. Marco Branca e Piero Ausilio stanno lavorando sodo, spesso sottotraccia. E i risultati si vedono. E non finisce qui, qualcun altro arriverà, non solo Pereira, sul quale si lavora alacremente, ma forse anche un altro attaccante, e non è del tutto abbandonata la pista Fernando... In attesa del riscontro del campo.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 22 agosto 2012 alle 15:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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