In conferenza stampa, Andrea Stramaccioni, tecnico dell'Inter, debutta spiegando quali saranno le sue leve per ricreare una squadra che si era un po' persa durante il cammino: "Squadra più competitiva sì, ma in fatto di compattezza oggi abbiamo dato dimostrazione dell'infondatezza di certi commenti. Dopo un primo tempo buono la partita si è messa male, e da lì sono uscite le voglie di portare a casa il risultato. Se paragoniamo l'Inter di oggi a quella di tempo fa, il discorso è diverso". Ma Stramaccioni in sette giorni ha inciso sull'Inter? "I giorni sono quattro; poi non credo di aver inciso, perché tranne Poli gli altri 10 han vinto tanti trofei che io difficilmente posso incidere in quattro giorni. Per cui, la risposta è no. Da martedì a oggi ho messo in campo quello che so fare, che poi ha convinto Moratti a fare questa follia, perché non ho meritato sul campo questa panchina così importante. Io darò il 101% per questa squadra".

Sarà questa l'Inter del futuro? "A parte qualche gol in meno... A parte tutto, io credo che l'Inter nel primo tempo ha fatto davvero bene, mi è piaciuta l'interpretazione. L'azione del primo gol è davvero molto bella. Nella ripresa invece, per via degli episodi, rischiavamo di rivivere vecchie paure. Io vedo che l'Inter comunque ha grande voglia di fare risultato; a un certo punto eravamo in 10 però abbiamo tirato molto valore". La lotta per il terzo posto intanto continua a restare potenzialmente viva: "Noi siamo l'Inter e ci alleniamo sempre al massimo. Non voglio fare programmi perché non ne sono in grado e poi perché più che obiettivi hanno bisogno di fatti. Adesso abbiamo giocato questa come l'ultima partita. Da martedì mattina penseremo al Cagliari. E' una stagione con troppe disillusioni, ora pensiamo partita dopo partita".

"Io avrei fatto un grande errore a snaturarmi in prima squadra. Io poche idee, umili ma precise. In quattro giorni qualcosa si è visto, poi non sempre tutto quello che provi va a buon fine. Io ringrazio i ragazzi", prosegue Stramaccioni, che sull'arbitraggio preferisce glissare: "Sono l'ultimo arrivato; statisticamente però 3 rigori in casa è un bell'esordio, e l'ho detto a Valeri". Su Guarin: "Ha iniziato tante delle nostre azioni; poi nella ripresa sono cambiati molti equilibri, per cui ho pensato che il centrocampo dovesse cambiare connotati. Fredy ha mescolato quantità e qualità, è tornato a tempo di record grazie a Combi. Titolare col Cagliari? Vedremo...". Sull'entusiasmo ritrovato degli interisti: "Non sapevo che l'Inter avesse tanti tifosi, è una cosa che mi ha contagiato. E finalmente, ho conosciuto lo speaker di San Siro Mengozzi, un'emozione".

Si commenta il cambio di Stankovic: "Deki ha preso due colpi nel primo tempo, ma è un guerriero e non molla mai. Ma la tipologia di match era cambiata, poi col cambio di Veloso il Genoa cercava di arrivare rapidamente all'uno-contro-uno. Lui non stava bene ma diceva di sì". Cosa ha detto Strama ai ragazzi? "Prima ho fatto un paragone molto semplice, dicendo di aver speso sei mesi a dire alla Primavera dell'Inter di essere forte, con loro era più facile. Il dopo? Tutto un abbraccio, mi ha fatto piacere anche gli assenti dentro lo spogliatoio come se fossero convocati". Ma cosa si è visto in particolare oggi di quello che ha messo Stramaccioni? "Io penso che si è visto il voler ritrovare un'idea. Avevo la sensazione che anche in 10 potevamo essere pericolosi, e questo è frutto di mentalità vincente". Anche se tante cose comunque non hanno funzionato, "ed è un peccato, però me le tengo per me, e ci lavoreremo. Peccato per i rigori, però non ricordo tante azioni da gol del Genoa, solo l'errore di Lucio nasce da una disattenzione, gli altri rigori sono episodi border-line". Nagatomo in panchina per scelta tattica o per problemi fisici: "Yuto aveva un problema, poi si è allenato comunque bene. E' importante per noi però ho preferito Zanetti e Chivu, perché avevamo un assetto sbilanciato e avevamo bisogno di loro".

Sugli infortunati: "Maicon ha provato di tutto per esserci, ma non ce l'ha fatto. Sneijder è seguito da Combi, e non so quando rientrerà, se ci sarà col Cagliari; con Ricky abbiamo deciso di lavorare per il recupero". Chiusura a FcInterNews.it: "Quanto mi è dispiaciuto non essere coi ragazzi al giro d'onore? Sinceramente zero, ma questo non vuol dire che non voglia loro bene".

Sezione: FOCUS / Data: Dom 01 aprile 2012 alle 18:26 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta
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