Dalle colonne di Tuttosport, nuove parole di Massimo Moratti: "L'aggancio del Milan deve essere una motivazione in più. Non deve essere una cosa che spaventa, altrimenti si sta sempre a vedere le vittorie della Lazio e quando i biancocelesti poi perdono si rimane soddisfatti anche per un pareggio. Quando capisci che non sei da solo a fare questo tipo di ragionamento, ti dà più forza". Sul momento negativo: "Mi dicono che la parte atletica va bene, ma certamente c'è da migliorarla. La motivazione è un aspetto importantissimo e come ho appena detto il Milan che ci ha raggiunti può funzionare in questo senso, in maniera positiva e non negativa. E poi anche sentirsi in mezzo a una bufera, dovrebbe caricarci tutti: a me succede così, non so ai calciatori. Molti di questi giocatori, però, sono qui da diversi anni e hanno già vissuto certe situazioni e hanno visto anche come uscirne". Sul mercato di gennaio: "La cosa importante è capire se abbiamo giocatori buoni e secondo me sì. Ad esempio, la formazione domenica a Siena era tosta".

Si passa poi alle dichiarazioni di Tronchetti Provera che chiedeva più umiltà da parte di tutti: "Sono frasi che si possono dire e che sono sempre vere. Poi a un certo punto della stagione tutti eravamo convinti di poter combattere per il campionato, però questo non era un anno iniziato con l'idea di vincere lo scudetto. Solo che siamo l'Inter e non puoi mai dire che parti con quell'idea. Mancini come Stramaccioni? Sono due caratteri diversi con due storie differenti. Mancini aveva già allenato in Serie A, aveva un alone tutto suo. Stramaccioni ha fatto una scommessa sulle sue qualità. Non posso trattarlo se ha delle difficoltà come un allenatore che è lì da 30 anni. Non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di pensare a un'alternativa", conclude.

Sezione: FOCUS / Data: Gio 07 febbraio 2013 alle 10:13
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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