"Oui, je suis Darmian. Il cognome dell’uomo-partita suona alla francese. Ha subaffittato il monolocale a destra del tridente difensivo, quello storicamente occupato da Skriniar che non è stato convocato perché ha la testa piena di bollicine parigine. Darmian dove lo metti sta. A destra, a sinistra, al centro, alto, basso... È uno di quei soldatini (in senso buono) che gli allenatori adorano e il popolo pure. Pochi lustrini, poche menate, tanta umiltà e rendimento garantito". La Gazzetta dello Sport rende il giusto merito al difensore nerazzurro, ieri match-winner nel quarto di Coppa Italia contro l'Atalanta. "Simone Inzaghi, il re di coppe, intravvede la possibilità della doppietta, come un anno fa: Supercoppa e Coppa Italia. La sua Inter ha meritato: ha costruito di più e ha sofferto pochissimo, equilibrata e tosta. Darmian e Calhanoglu i migliori, bene anche De Vrij, tanto per tornare al reparto orfano di Skriniar. Lukaku benino solo nella ripresa. Nell’attivo di bilancio di Simone anche il riposo concesso a Dzeko, Dimarco e Bastoni. Non poteva avvicinarsi al derby in modo migliore. Unico guaio è che lo chiameranno favorito", si legge.

Sezione: Focus / Data: Mer 01 febbraio 2023 alle 08:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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