Gazzetta e Corriere dello Sport oggi sparano la notizia dell'inserimento del Milan per Nicolò Barella. Un tentativo quasi disperato dei rossoneri, che devono fare i conti con la Uefa, non hanno ancora ufficializzato né allenatore né direttore sportivo e hanno davanti un'Inter con parecchio vantaggio. "Nei mesi scorsi avevano bussato alla sua porta sia il Napoli che la stessa Roma (quando era in zona Champions), ma sulla stessa barca c’era anche il Milan - spiega la Gazzetta dello Sport -. Anzi, il pressing milanista era stato condotto in prima persona da Leonardo, vicino di casa del presidente del Cagliari. A gennaio addirittura il manager brasiliano s’era detto pronto a pareggiare l’offerta interista in caso di qualificazione alla massima competizione europea. Una disponibilità evidentemente venuta via strada facendo. Ma adesso la questione torna d’attualità. Soprattutto perché Boban e Maldini ritengono Barella il miglior talento italiano nel ruolo e sono disposti a chiedere un sacrificio importante al fondo Elliott per accrescere in maniera considerevole il tasso tecnico della rosa. Ma con quali armi i rossoneri ritengono di avere la meglio sui rivali cittadini? C’è una sola strada: alzare la base economica dell’offerta almeno a 40 milioni di euro. L’Inter, infatti, non supera la soglia dei 30 e inserisce cambi che pesano per almeno 20 milioni. Insomma, la partita è ancora tutta da giocare, nonostante tutti gli exit poll indichino i nerazzurri vincitori di questa particolare competizione".

Si lavora sulle contropartite da giorni e, in tal senso, la rosea oggi parla anche di Esposito e Pompetti, nomi nuovi rispetto a quelli fatti fin qui. E occhio anche al Psg, con il precedente Verratti che non lascia tranquillo Marotta. Ma Barella si è già promesso ai nerazzurri da lungo tempo e difficilmente cambierà rotta.

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Sezione: Focus / Data: Mar 11 giugno 2019 alle 08:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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