In risposta alle ferma volontà dell'Inter, ribadita dal presidente Moratti, di tenersi stretto lo scudetto del 2006, Fabio Capello, intervistato da SportMediaset, stavolta sceglie di sfoderare l'intrapreso humour inglese: "Io mi tengo il mio, il presidente ha il diritto di tenersi il suo. Quindi facciamo uno a lui e uno a me. Anzi, visto che è uno solo, 6 mesi a lui e 6 mesi a me".

"Gli scudetti a tavolino sono diversi da quelli vinti sul campo", ha aggiunto giustamente il c.t. dell'Inghilterra, tralasciando il concetto che le vittorie sul campo implicherebbero anche l'onestà sportiva.

Capello, che nei giorni scorsi aveva parlato di campionati post-Calciopoli poco competitivi rispetto a quello attuale (vinto dal Milan), corregge un po' il tiro: "Ho sbagliato, mi sono dimenticato che nella scorsa stagione il Milan e, soprattutto, la Roma, furono competitivi ostacolando il percorso dell’Inter. Prima i nerazzurri non avevano avversari. Juventus e Milan non potevano rigenerarsi in poco tempo, così subito dopo Calciopoli erano rimaste ad alti livelli le due big non toccate dai verdetti: la Roma e l’Inter che si è rinforzata ulteriormente con gli juventini in uscita nell’estate 2006".

L'ex tecnico juventino si schiera poi in favore di una conferma di Leonardo sulla panchina nerazzurra: "Ha fatto molto bene con la sua grande rincorsa. Fondamentale sarà confermare le buone cose nella prossima stagione. Stia attento al Milan che si è già rinforzato, alla voglia di rinascita della Juve e al Napoli che davanti ha dei fenomeni. Tradimento al Milan? Ha fatto semplicemente una scelta professionale".

Una domanda anche sugli scarsi risultati raccolti da Rafa Benitez, dovuti forse all'ombra del predecessore, José Mourinho: "I fantasmi non esistono, anche nel calcio", ha replicato Capello.

Sezione: FOCUS / Data: Gio 19 maggio 2011 alle 14:09
Autore: Daniele Alfieri
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