In esclusiva per FcInterNews.it abbiamo intervistato Antonio Bartolomucci. Il noto giornalista di Mediaset segue l'Inter da anni e, senza ombra di dubbio, ne è uno dei più grandi conoscitori. Bartolomucci ci ha parlato di tutto, dalle vittorie di oggi agli anni bui del recente passato. Con tanti aneddoti sconosciuti e qualche rivelazione impensabile.

Signor Bartolomucci, come giudica questi primissimi mesi di Rafa Benitez sulla panchina dell'Inter?

"Il suo arrivo è stato positivo. Tatticamente Benitez è un professore e ama le scommesse: Coutinho, che voglio precisare non sarà l'alternativa a Sneijder, ne è l'esempio più evidente. E poi lui era un promesso sposo da tempo".

In che senso?

"Benitez sarebbe dovuto arrivare per il dopo-Mancini. Era tutto fatto e fu lui stesso a confermarmelo indirettamente. Ero a seguire il Liverpool in un match di Champions League e Rafa, prima dell'intervista, mi chiese esplicitamente di non fargli domande sull'Inter: aveva promesso ai dirigenti nerazzurri di non parlarne".

E invece arrivò Mourinho. Domanda ovvia: quali sono le differenze tra i due tecnici?

"Moltissime. Anzi, direi che i due sono agli antipodi. Benitez ha un diverso look psicologico, un differente modo di approcciare alle problematiche. Ad esempio, quando le cose non funzionavano, Mourinho preferiva incentrare i discorsi su altro: arbitri, polemiche varie. Sviava il discorso e creava un caso. Benitez, al contrario, risolve tutto sul campo. Mou era un eccellente comunicatore, Rafa è un eccellente tattico".

Come giocherà l'Inter di Benitez?

"Lo spagnolo sta cercando di consegnare alla squadra una mentalità più offensiva. L'Inter ha sempre subito le ripartenze avversarie e sta lavorando sodo per evitare questo: per farlo punta a un centrocampo solido che dia copertura".

Arriviamo al calciomercato. In tal senso come giudica l'estate nerazzurra?

"Guardi, personalmente non parlerò mai di voci. Psso dire che molti solo adesso cominciano a capire il mercato dell'Inter. Un mercato intelligentissimo e con le idee chiare. Il progetto di Moratti è quello di arrivare in due anni alla parità di bilancio per il fair-play finanziario. Poi saranno i figli a ereditarne la gestione".

La società avrà difficoltà in questa manovra?

"Non credo: checché se ne dica, l'Inter dispone di un ottimo serbatoio giovanile e con Benitez ha trovato un allenatore in grado di valorizzare questo comparto. In rosa ci sono 6 o 7 top-player e l'allenatore che arriva sa già cosa deve fare per migliorare il lavoro di chi l'ha preceduto. Una differenza immensa con gli anni bui del passato".

Già, anni bui. Perché l'Inter, come cantavano gli avversari, non vinceva mai?

"Beh, dopo si è capito perché l'Inter non vinceva: a vincere dovevano essere altri. A parte questo, c'erano anche degli errori evidenti: Moratti faceva quello che non doveva fare e non faceva quello che doveva fare. Soprattutto in sede di gestione. Ad esempio, venivano ritoccati contratti al rialzo scavalcando il potere del direttore sportivo. Ma adesso è tutto diverso: nessun procuratore si sognerebbe mai di bypassare Marco Branca, e lo stesso Moratti ha fatto tesoro degli errori. Ricordo una chiacchierata con Mourinho dopo la famosa sconfitta di Bergamo con l'Atalanta per 3-1. Mou mi diceva: 'La prossima settimana arriveranno i procuratori di Cruz, Toldo e Crespo per rinnovare. A me non sta bene: quando faccio giocare i giovani?'. Ecco: con Mou c'è stato il salto di qualità definitivo, ma già con Mancini le cose stavano cambiando".

Ci sembra di capire che adesso l'Inter sia una macchina perfetta.

"Sicuramente ci sono progetti chiari. Guardi il calciomercato in uscita: volete Maicon? Portateci 35 milioni. Volete Balotelli? Portatecene 30. E in entrata tutte le operazioni sono opere d'arte. Pensate a cosa è successo per Ibrahimovic".

Cosa?

"Questa estate Ibra ha chiamato l'Inter chiedendo di poter tornare, nel caso in cui sarebbe andato via Mourinho. Ma la società ha risposto di no. Ora va al Milan? Non scherziamo. Con che lo paga il Milan, se per fare mercato è stata costretta a chiedere due prestiti al Genoa (Amelia e Boateng, ndc)?".

Tempo di Supercoppa italiana (di questi tempi bisogna specificare). Che partita sarà?

"Difficile. Fosse un pronostico di campionato, non avrei alcun problema a sbilanciarmi, perché l'Inter è la più forte. Ma in una gara secca tutto può succedere. Era la stessa cosa con la Lazio lo scorso anno. Ma adesso vorrei fare una domanda io".

Prego.
"Come mai Francesco Totti potrà giocare? La Roma arriva alla Supercoppa in qualità di finalista di Coppa Italia, dove Totti è squalificato per 4 giornate dopo il calcione a Balotelli. E' chiaro che qualcosa non va".

E così torniamo al vecchio discorso dell'Inter mai troppo amata dal “Palazzo”.

"Questo è evidente. Ricordo Fiorentina-Inter 2-2 dello scorso anno, quando l'assistente Ayroldi esultò al pareggio di Krøldrup. Io ero a bordo campo, lì vicino a lui, e gli dissi: 'Ma sei impazzito?'. Senza parlare degli innumerevoli agenti federali costantemente a fianco della panchina nerazzurra per tutto il campionato".

Chiusura su Balotelli. Mario è andato al City: cosa prevede per il suo futuro?

"Balotelli è un bambino nel fisico di un adulto. E' uno di quei figli che quando i genitori vanno a parlare con i professori si sentono dire: 'Ha potenziale, ma non si applica'. Ecco, Mario è così. Deve volare basso e deve avere rispetto degli altri. Non può trattare male le persone solo perché gli stanno antipatiche. Un aneddoto: al termine dell'amichevole con il City, sotto gli occhi di tutti, andò da Adebayor e gli chiese il numero di telefono. L'affare era fatto, ma non ancora ufficiale, e lui avrebbe dovuto fare più attenzione. A quel punto, più di un compagno l'ha rimproverato e Mario, invece di riconoscere la leggerezza, ha reagito male come al solito. Dice che è giovane e che in Inghilterra maturerà? L'età non conta, è una scusa. Guardate Messi: a 18 anni era lo stesso identico professionista di oggi. E poi mi viene da dire: se non è maturato con gente come Zanetti, Cambiasso, Eto'o e Materazzi, la vedo dura. Però non sarei stupito se, fra tre anni, l'Inter se lo riprendesse a costo zero".


- La riproduzione anche di una parte dell'articolo è consentita solo con citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno puniti a norma di legge.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 20 agosto 2010 alle 19:51 / Fonte: FcInterNews.it
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print