Si è chiuso un 2013 abbastanza triste, ancora senza vittorie per i tifosi dell’Inter. Negli auguri per il nuovo anno non può mancare la speranza che il 2014 appena cominciato possa rivedere l’Inter protagonista e che non si materializzi la terza stagione consecutiva senza Champions League.

L’inizio di stagione aveva forse illuso che Mazzarri riuscisse subito nel miracolo, poi però è arrivata una brusca frenata, complice anche il passaggio epocale da Moratti a Thohir che, come hanno ammesso un po’ tutti, ha chiaramente distolto l’attenzione da quello che stava facendo la squadra sul campo. Mazzarri era riuscito a chiudere ermeticamente la Pinetina, grazie anche a Moratti, sempre presente nonostante tutto, poi però quando si sono svelate le carte e si è completata la cessione della maggioranza alla cordata indonesiana guidata da Erick Thohir, forse per la voglia della squadra di strafare a tutti i costi, di vincere per regalare subito al presidente nr.20 delle belle soddisfazioni, sono arrivati i problemi: gioco arrugginito, giocatori un po’ spenti, sfortuna e infortuni, senza dimenticare gli errori arbitrali e quel rigore a favore che sembra sempre un miraggio.

La magia del tacco di Palacio però sembra aver cancellato tutto con un colpo di spugna, ha fatto esaltare Thohir e i i tifosi, ridando ossigeno alla classifica dell’Inter. Adesso si attendono la ripresa con una Lazio in caduta libera ma rivitalizzata dalla cura Reja e il mercato di gennaio, sperando che non sia solo autofinanziato. Anche un solo colpo di livello, che migliori la squadra, come abbiamo già detto, potrebbe portare subito un’iniezione di energia positiva, entusiasmo, per continuare nel migliore dei modi la ricostruzione, pensando già al futuro.  Limitarsi solo a una dieta ferrea per sistemare i conti alla lunga potrebbe diventare un boomerang pericoloso.

Il 2013 appena concluso non può che essere l’anno di Palacio (voto 8), 12 gol nel campionato scorso, già 10 in questi primi 4 mesi da assoluto protagonista per lanciarsi verso l’anno nuovo, con le sue nuove scarpe col tacco, sperando di poter giocare, finalmente e con continuità, al fianco di Diego Milito (sv nonostante i 2 gol al Sassuolo). Il recupero del Principe, insieme a quello di Icardi (voto 6 sul campo per i due gol nonostante la pubalgia, voto 4 per quello che combina su twitter e dintorni), possono veramente cambiare il volto dell’Inter, darle ancora più pericolosità per attaccare almeno Fiorentina e Napoli nella corsa all’Europa che conta. Al momento sembra difficile, però l’importantissima vittoria nel derby di Natale può essere la benzina giusta per cominciare subito nel modo migliore. L’Inter è reduce da un sesto e da un nono posto nelle ultime due difficili stagioni, fare meglio è quasi scontato, puntare al bersaglio grosso non è impossibile, è un dovere come dice Mao Moratti.

Tra i migliori di questa prima parte di stagione non possono mancare Alvarez e Jonathan (voto 7), tanto criticati per due anni, trasformati dalla cura Mazzarri in due autentici punti di forza della squadra per completare la rivincita dei Peones, insieme a Nagatomo, anche lui in netto miglioramento (voto 6.5). Molto bene anche Cambiasso (voto 6.5), rinato, ringiovanito, primo per minuti giocati (1538 in 17 presenze, condite da 4 gol), a corrente alternata invece Guarin, voto 6: meriterebbe di più ma considerate le sue potenzialità non si può accontentare. Da rivedere tutta  la difesa, soprattutto Handanovic (voto 5, sotto i suoi standard per quello che è uno dei migliori portieri al mondo), Juan (voto 6 ma anche lui può migliorare molto) così come Ranocchia (voto 5.5, ancora in difetto di personalità) e Campagnaro (voto 6, molto bene all’inizio poi è calato insieme a tutta la squadra). Una sorpresa inaspettata è invece Rolando (voto 6) che è arrivato a Milano per cancellare la parentesi anonima napoletana. Ci si aspetta molto di più invece da Kovacic (voto 5, con le sue qualità deve conquistarsi Mazzarri e prendersi la squadra sulle spalle) e Taider (voto 5), troppo scolastico e timido, comunque meglio di Belfodil (voto 4.5, pochi minuti ma un solo lampo a Torino, troppo poco). Sv Wallace e Andreolli, ingiudicabili, come Mudingayi, Samuel e Zanetti, troppo poco in campo per i lunghi infortuni, mentre Kuzmanovic (sv) e soprattutto Pereira (voto 5) sembrano ormai un corpo estraneo. Mazzarri di errori ne ha commessi anche lui, è arrivato all’Inter nel periodo peggiore, ma si merita un 7 per come ha lavorato sulle macerie riportando l’Inter nelle zone alte della classifica. Anche lui può chiaramente fare meglio.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 03 gennaio 2014 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
vedi letture
Print