L'Inter 'formato Champions' che ha ribaltato il Paris Saint-Germain in amichevole è forse la più grande esagerazione letta sui media nei minuti successivi alla strana sfida giocata a Tokyo che ha chiuso il Japan Tour dei nerazzurri. Se l'1-1 con l'Al-Nassr aveva lasciato un senso di incompiutezza, a cui porre assolutamente rimedio nei restanti giorni del mercato, il 2-1 imposto al PSG ha prodotto l'effetto opposto. Insomma, nulla di nuovo: l'Italia rimane un Paese risultatista anche d'estate, quando invece il punteggio finale dovrebbe contare zero. E' bastato un blackout della squadra di Luis Enrique tra 81' e 83', determinato probabilmente anche dalla più classica delle girandole di sostituzioni, a fare cambiare opinione sulla prestazione complessiva dei nerazzurri. Al tifoso medio, di questi tempi di calcio estivo e frivolo, certamente ruba più l'occhio l'impatto a gara in corso dei nuovi acquisti Juan Cuadrado e Davide Frattesi che i primi 20' giocati in apnea con i titolarissimi in campo, quelli che probabilmente verranno riproposti per 10/11 da Simone Inzaghi nell'esordio stagionale col Monza. Il palo di Marco Asensio dopo quell'azione ad altissimo tasso tecnico ha dimostrato che i francesi, senza Neymar e il separato in casa Kylian Mbappé, sono la migliore squadra del mondo se si giocasse senza porte. Splendide alcune combinazioni tra i tanti giocatori di qualità di Luis Enrique che, stringi stringi, non hanno saputo tradurre il dominio iniziale in gol.

La formula è a portata di mano per tutti gli appassionati che giudicano la propria squadra in questo periodo dell'anno: se i giocatori non girano è colpa dei carichi di lavoro e della miglior freschezza dell'avversario che ha una settimana di vantaggio; se le new entry stupiscono, allora è vero che sono innesti azzeccatissimi. Vale anche per i cavalli di ritorno, leggi, per esempio, Sebastiano Esposito e Stefano Sensi, guarda caso i giocatori protagonisti della rimonta. E allora c'è chi, tra il serio e il faceto, tra una trollata vera o presunta, sui social ha invocato la permanenza dell'ex Monza in rosa (tanto la panchina è lunga) e chi quella del classe 2002 reduce da una serie di prestiti deludenti. Per non parlare di Filip Stankovic, un volto nuovo a tutti gli effetti per il grande pubblico, che si era perso il suo talento nel campionato Primavera e al Volendam: 'deve restare per fare il secondo', il senso delle richieste virtuali da girare a Marotta e Ausilio. Così è deciso dal tribunale di Twitter, che poco prima esultava per l'ennesimo addio a titolo temporaneo di Ionut Radu, il portiere canterano che per i posteri rimarrà sempre il capro espiatorio per lo scudetto 2021-22 perso a vantaggio del Milan.

Meno male che Inzaghi non ha profili social e va dritto per la sua strada: contro il PSG ha schierato la formazione che ritiene migliore al momento, poi avrà comunque due settimane abbondanti per cambiare idea e riscrivere le gerarchie. Molto dipenderà anche da come opererà in entrata la dirigenza, anche se i nomi che circolano in queste ore sono profili di completamento della rosa più che in grado di scalzare i migliori. Fatta eccezione per Yann Sommer, che non deve rubare il posto a nessuno, i vari Lazar Samardzic e Gianluca Scamacca si propongono come ragazzi che arrivano a Milano per cercare il salto di qualità. Il centrocampista serbo arrivando dall'Udinese, squadra di metà classifica in Serie A, l'attaccante romano facendo un passo indietro dalla Premier, campionato nel quale ha avuto troppo fretta di giocare sposando troppo presto il progetto West Ham.

E, allora, a che serve vincere queste sfide? A nulla, contano di più le indicazioni legate all'assetto tattico e alla forma fisica dei singoli. Ci sono tante partite nelle partite in queste esibizioni agostane che il tecnico analizzerà con il suo staff senza farsi condizionare dai due gol fatti al PSG avendo creato poco e niente, esattamente come aveva fatto dopo l'1-1 stretto con l'Al-Nassr quando aveva parlato di lucidità sotto porta che sarebbe migliorata. Magari sottolineerà che Marcus Thuram non è ancora completamente connesso alla squadra, che Frattesi è un giocatore che può essere definito co-titolare e che Cuadrado non è Hakimi ma porta qualcosa di diverso da quel che offre Denzel Dumfries, senza per questo buttarlo via come tanti utenti sul Web stanno facendo in questi giorni. Ecco, il calcio estivo è perfetto per Twitter, un posto dove la notizia di Kilyan Mbappé accostato all'Inter può diventare verosimile. Figuriamoci se non ci si può esaltare per una vittoria in rimonta contro i campioni di Francia dell'ex Milan Skriniar, arrivata con le riserve in campo. "E all'Inter mancava Mbappé" è una battuta che strappa un sorriso ma subito dopo invita a riflettere sul fatto che in certi posti virtuali si può dire di tutto, così come quelli che dissertano sul calcio d'agosto. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 03 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print