Oggi, lunedì 9 giugno, la Nazionale azzurra giocherà una partita valida per le qualificazioni Mondiali 2026 con un commissario tecnico già esonerato. Una delle pagine più imbarazzanti di un Paese che rischia per la terza volta consecutiva di non partecipare ai Mondiali dopo la pesante sconfitta rimediata contro la Norvegia nella prima partita del girone.

Eppure il capo della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha avuto il coraggio di dire che la Norvegia è più forte dell'Italia e i problemi, magari, andrebbero cercati anche non solo attorno a chi allena la Nazionale.

Spalletti, va specificato, non paga però solo la sconfitta pesante contro la Norvegia e un sistema, come quello del calcio italiano, che va rifondato dalle radici. Le dimissioni arrivano dopo anche un Europeo disastroso, causato da scelte azzardate e "rivoluzionarie" nonostante il poco tempo a disposizione, ma soprattutto a causa di un atteggiamento arrogante culminato con la gestone del caso Acerbi.

In attesa di capire chi la spunterà tra l'eterno Ranieri, Pioli o un mister X, quella di oggi può essere anche la giornata dell'ufficialità di Christian Chivu come nuovo allenatore dell'Inter. Nessuna sorpresa, dopo l'incontro e la firma di venerdì si resta in attesa solo dell'annuncio ufficiale che arriverà nelle prossime ore quando sarà tutto sistemato, a livello burocratico, anche con il Parma.

Oggi l'Inter tornerà a radunarsi ad Appiano per preparare un inedito Mondiale per Club estivo, senza i nazionali sparsi qua e là per il mondo, attesi a Milano nei prossimi giorni. Un inizio in salita che sicuramente mette Chivu già quasi con le spalle al muro. I giornali, i media e i salotti televisivi non vedono l'ora del primo passo falso dei nerazzurri per tornare a rispolverare lo slogan "Crisi Inter". 

La scelta di Chivu da parte della dirigenza è stata definita dallo stesso presidente Marotta coraggiosa, così come è stata corraggiosa la scelta di Chivu di accettare la sfida nerazzurra e raccogliere l'eredità di Simone Inzaghi con sole 13 panchine in Serie A. Sa cosa lo aspetta, seppure l'offerta è di quelle irrinunciabili, ma uno che ha l'Inter nel cuore e che ha passato gli ultimi 20 anni della sua carriera, divisa tra giocatore e allenatore (giovanili), in nerazzurro merita tutto il sostegno possibile di questo mondo.

Il tifoso dell'Inter ha vissuto un incubo dal minuto 88' di Inter-Lazio a Psg-Inter, con il conseguente addio di Inzaghi. Ora però è arrivato il tempo di voltare pagina, di iniziare una nuova era, di sostenere la nuova Inter di Chivu e di scendere in campo al suo fianco. Preparate il caschetto perché tra poco si riparte. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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