"Il pubblico chiede spettacolo, sarebbe ora che i club stessero ad ascoltare le esigenze di chi paga il biglietto. Non è più come negli anni Settanta o negli anni Ottanta, quando la gente non sapeva che cosa succedeva all’estero. Adesso tutti vedono come si gioca in Inghilterra, in Spagna, in Germania, in Francia, e il calcio italiano deve mettersi sulla stessa lunghezza d’onda se non vuole rischiare di fare passi indietro". Arrigo Sacchi, insomma, approva la direzione che stanno prendendo diversi club di Serie A. Le sue parole alla Gazzetta dello Sport lo confermano.

L’Inter sta facendo di tutto per assicurarsi Lookman. Con lui avrebbe un attacco davvero pesante.
"Lookman, per quanto mostrato con la maglia dell’Atalanta, è un giocatore che spacca le partite. Bravo ad agire in contropiede e bravo anche nello stretto. E poi non dobbiamo dimenticare che Chivu ha a disposizione anche Lautaro, Marcus Thuram e Bonny appena arrivato dal Parma. Non so che cosa ne sarà del giovane Pio Esposito, ma se lo tengono fanno un affare: ha qualità. Adesso si tratta di dare a tutta la squadra un gioco moderno, piacevole e, allo stesso tempo, efficace. Chivu è già al lavoro".

Tanti attaccanti che si muovono sul mercato, tanti allenatori che li chiedono. Perché?
"Perché si è finalmente capito che il senso del gioco è fare gol, e mica non subirlo come è sempre stato in Italia. Mi auguro che ci sia un’evoluzione in questo senso da parte di tutte le squadre. Sono curioso di vedere il lavoro di Gasperini alla Roma. Anche lui sta cercando elementi offensivi. E l’Atalanta dovrà rifare tutto il reparto se, dopo Retegui, partirà anche Lookman. Tocca agli allenatori disegnare gli schemi giusti per gli uomini che hanno a disposizione. Guardiamo quello che succede in Europa e cerchiamo di farne tesoro".

Il Liverpool ha fatto follie per Wirtz ed Ekitike, il Bayern si è assicurato Luis Diaz, il Real Madrid era già a posto ma ha inserito il giovane Mastantuono, il Barcellona ha preso Rashford. Gente che salta l’uomo in dribbling e accende le emozioni.
"Questa è la tendenza del calcio di oggi. In Europa i ritmi sono più alti rispetto alla Serie A e noi dobbiamo cercare di raggiungere quel livello. Il Liverpool, che mi piace tantissimo, gioca un calcio verticale in cui gli attaccanti sono spesso sollecitati. Il nuovo Real Madrid sono curioso di vederlo: Mbappé si sveglierà? Il Bayern è una garanzia e Luis Diaz mi aveva già impressionato quand’era al Liverpool. Il Barcellona, che ha un gruppo giovanissimo, deve confermarsi: palleggio rapido, dribbling sulle fasce dove Yamal è un fenomeno, e triangoli stretti. Bellissimo esempio di squadra moderna. E poi sono curioso di vedere il Psg, dopo la vittoria di Champions, e il Chelsea di Maresca che, nel finale della scorsa stagione, ha fatto enormi progressi".

Le italiane sono a questo livello?
"Non ancora, ma ci arriveranno. A patto di fare un calcio offensivo, coraggioso e generoso. Meglio una punta in più e un difensore in meno, credetemi".
 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 30 luglio 2025 alle 12:14 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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