La mia riflessione parte dalle parole di un grande ex giocatore di pallacanestro, particolare curioso, ma significativo. Anche perché Mario Boni, oltre a essere stato un grande giocatore sul parquet, è sempre stato, oltre che un grande tifoso dell’Inter, una persona schietta e soprattutto dalle opinioni mai banali. E sicuramente tutto fuorché banale è la sua riflessione sui ripensamenti che starebbero tormentando gli inglesi in merito a Fabio Capello alla luce delle prime due uscite della Nazionale dei tre leoni in questo Mondiale sudafricano, nelle quali l’Inghilterra ha ottenuto due pareggi contro Stati Uniti (per colpa, è giusto dirlo, anche della gaffe di Green) e Algeria, mostrando, soprattutto nell’incontro coi maghrebini, probabilmente uno dei volti peggiori di sé: spenta, senza idee, priva di mordente, incapace di far davvero male agli avversari.

E impietosi, arrivano anche il disappunto dei tifosi e soprattutto le stroncature da parte della stampa inglese, proprio coloro i quali per primi avevano tessuto le lodi di Don Fabio dopo i primi ottimi risultati ottenuti da Capello alla guida dei bianchi d’oltre Manica. E che invece ora parlano, più a ragione che a torto bisogna sottolineare, di squadra “noiosa e vecchia”, quando non usano addirittura l’appellativo di “immondizia”, e dove il ct avrebbe la colpa di avere effettuato scelte sbagliate ma soprattutto di non esser stato capace di mantenere la mentalità vincente che aveva contraddistinto i bianchi nella fase di qualificazione, paventando la clamorosa ipotesi di un’uscita al primo turno. E ora, nella mente degli inglesi, si insinua un’ombra, un’ombra chiamata Inter.

Mario Boni dice: “Adesso gli inglesi regalerebbero Capello all’Inter”; lo stesso ct, secondo ultime indiscrezioni, avrebbe addirittura espresso la propria volontà di dimettersi qualora contro la Slovenia arrivi l’ennesimo flop; tutto, insomma, lascia presagire che a dominare sia il pentimento: pentimento della FA per aver blindato il tecnico di Pieris, preservandolo dalle ammaliatrici sirene milanesi, e che adesso starebbero pensando a una scelta improvvida; e pentimento dello stesso Capello, che alla fine ha detto no all’Inter preferendo, come ha detto lui stesso, mantenere la parola data al presidente della Federcalcio di Londra.

Meglio prima chiarire: è difficile pensare ad un’Inghilterra fuori dai Mondiali così presto, anche se la kermesse sudafricana, oltre all’incessante ronzio delle vuvuzelas, ci sta regalando in queste prime battute anche una lunga catena di risultati a sorpresa; poi, magari, esploderà alla distanza, oppure pagherà cara questa mediocrità nella fase a eliminazione diretta. Quello che è certo, comunque, è che i rimorsi sono tutti dalla parte di Capello; l’Inter, alla fine, ha puntato su Benitez ed è ben felice di averlo fatto, e i tifosi, che sul nome dell’ex allenatore juventino erano divisi, adesso sono tutti compatti nel sostegno a Rafa. Per cui, caro Capello, alla fine il “mea culpa”, come va va, dovrai recitarlo tu; e te lo dice uno che si è speso parecchio per sostenere la tua candidatura al dopo Mourinho, ma che ora guarda con fiducia a Benitez. Senza rimpianti…
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 giugno 2010 alle 19:00
Autore: Christian Liotta
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