All'anagrafe è Guido Luigi Senia, ma nel mondo della musica è noto come Il Tre. Il rapper romano è anche conosciuto per la sua grande fede interista, ribadita nel corso di un'intervista a SportWeek: "Sono un tifoso sfegatato, ma non chiedetemi se scambierei la Champions dell’Inter con la vittoria di Sanremo".

Perché? Cosa scegli?
"Beh, ovviamente... (due o tre secondi di silenzio, il dubbio che possa rispondere “Champions” pervade tutti i presenti durante l’intervista) vittoria del Festival! Ma se l’avessi chiesto a mio padre avrebbe detto vittoria dell’Inter, eh".

Che ci fa un interista a Roma?
"Mio papà è un tifoso sfegatato: la passione me l’ha trasmessa lui".

Ma tra Lazio e Roma chi scegli?
"Lazio tutta la vita. Cioè, se in finale di Champions ci fosse il derby della Capitale, sarei in Curva Nord con la sciarpa biancoceleste".

L’Inter in tre parole?
"Amore, follia, sacrificio".

Tre pazzie fatte per l’Inter?
"Pazzie onestamente non ne ho fatte, però ti posso dire da piccolo ero proprio focalizzato sul campionato. Prendete gli anni dal 2008 al 2012 e chiedetemi qualsiasi cosa di Inter: ricordo tutto, ogni singola cosa. Vedevo le partite con mio papà sul divano: era figo. Che poi è quello che faccio anche adesso, solo che sono cresciuto".

Tre calciatori dell’Inter all time?
"Adriano, l’Imperatore. Poi Recoba e Sneijder. Ma fammene dire quattro: ci metto anche Mihajlovic".

Tre dell’Inter di oggi?
«Bastoni, Barella e Thuram».

Canti Battiti a 140: quando sono stati così alti per l’Inter?
"Inter-Barcellona 4-3, semifinale di Champions dello scorso maggio. Lì ho davvero rischiato l’infarto".

Vederti con un altro mi fa troppo strano. Questa facile: uno tra Icardi e Lukaku.
"Big Rom tutta la vita, non lo avrei mai immaginato in un’altra squadra. Oltretutto andò alla Roma, dunque per me fu pure peggio! La coppia con Lautaro era pazzesca, ho dei gran bei ricordi con loro due lì davanti...".

Una cometa è impossibile che la scordi. Tolta Inter-Barcellona, se fosse una partita dell’Inter?
"Inter-Roma di Supercoppa 2006: andiamo sotto 0-3 nel primo tempo e poi la vinciamo 4-3. Ero sulla nave con mio papà, stavamo andando in Sardegna. Ricordo che faceva un macello clamoroso!».

Sognerò ancora un finale a sorpresa. Un sogno legato all’Inter? E uno per te?
"Sicuramente la Champions League, rialzarla dopo il 2010 sarebbe figo. E per me dico fare un concerto a San Siro. Dài, perché no? Magari un giorno...".

Ti racconterò le favole solo per farti addormentare. Il momento più bello? Insomma, uno favoloso?
"Facile, il Triplete. E se devo dire il mio, scelgo il concerto al Palazzo dello Sport di un anno fa, nella mia Roma. Wow, davvero bellissimo. Il 18 dicembre ne farò un altro sempre lì, chiusura del tour che inizierà il...".

Quando guardi l’Inter hai riti o scaramanzie particolari?
"I posti fissi sul divano davanti alla TV. Mio padre gioca centrale, un mio amico sta sulla destra e io sulla sinistra, perché rientro e tiro (mima il gesto del tiraggir di Insigne). Poi abbiamo una fissa sui calci d’angolo: papà si alza e va a saltare di testa vicino al televisore".

E funzionava davvero?
"Lo giuro! Poi, vabbè, stiamo a parlare di un malato di Inter, uno squilibrato, quindi non c’è da stupirsi (ride). Effettivamente in finale di Champions contro il PSG non ha funzionato, già dopo dieci minuti ho capito che sarebbe andata a finire male. Però oh, almeno lì ci siamo arrivati".

Se l'Inter vince la Champions?
"Faccio un tatuaggio con mio papà, ma solo se lo fa pure lui". 

Sezione: Copertina / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 15:36
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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