"Il dibattito pubblico sta procedendo abbastanza bene. Se lo stadio sarà a San Siro lo faremo ovviamente con l'Inter. Comunque lavoriamo anche ad altre ipotesi, al di là di San Siro: in quel caso, potremmo decidere di farlo insieme all'Inter o anche da soli". Questo quanto dichiarato ieri da Paolo Scaroni, presidente del Milan, che ha aperto anche a uno scenario diverso rispetto a quello pensato finora.

"Si tratta di un'apertura a una seconda soluzione che non è una novità - sottolinea però la Gazzetta dello Sport -. I vertici del Milan di tanto in tanto vengono invitati a un commento sulla questione e non si tirano indietro. Forse è un modo per mettere un velo di pressione sulle istituzioni coinvolte nel progetto di San Siro, forse una vera alternativa che per ora non può che essere considerata come di secondo piano rispetto a un processo già ben avviato. È proprio per questo ultimo punto che in casa Inter non c'è nessun timore per le parole di Scaroni. In mesi in cui la tabella di marcia viene rispettata con il prosieguo del dibattito pubblico, la preoccupazione resta ai minimi storici". Insomma, lo stadio nuovo di Milano sarà in comune tra nerazzurri e rossoneri. Nessuna variazione di rotta. "Calma e sangue freddo. Con l'Inter che, non avendo ricevuto comunicazioni su un cambio di direzione milanista, non percepisce nemmeno un minimo scollamento dall'idea condivisa di costruire lo stadio del futuro a San Siro", spiega la rosea.

Sezione: Copertina / Data: Gio 27 ottobre 2022 alle 18:35
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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