Claudio Borghi, ex giocatore argentino, qualche anno fa è stato c.t. del Cile che in rosa aveva il primo Arturo Vidal. Il neo interista faceva parte della nidiata fortunata assieme ai vari Sanchez, Bravo, Medel, Mati Fernandez... Proprio Borghi, interpellato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'approdo del centrocampista all'Inter e delle sue caratteristiche.

Borghi, ci racconta come è cambiato Vidal negli anni?
"Nelle giovanili a volte lo tradiva il carattere: troppo emotivo, irruento. Era un difensore centrale, io avevo pronosticato che sarebbe diventato il miglior libero del mondo: tempi e interventi perfetti. Il passaggio in Europa lo ha reso un centrocampista polifunzionale, ma non so se ci ha guadagnato".

Oggi, a 33 anni, può essere dominante nelle due fasi come ai tempi della Juve?
"A livello fisico è totalmente integro e ha doti “genetiche” molto buone. Non avrà problemi, la sua capacità di dare tutto in ogni gara non cambia. L’Inter non si pentirà di averlo. Conte gioca sempre con tanti in mezzo, essere il più avanzato può renderlo ancora più protagonista".

Le piace lo stile di Conte?
"Spesso non mi piacciono i suoi cambi: sempre ruolo per ruolo, senza mai cercare una soluzione differente. Ma così è arrivato a grandi risultati, è nel suo dna".

Da Sanchez coso si aspetta?
"Può fare cose differenti da Lukaku e Lautaro. Voglio vederlo in una squadra che lo vuole e protegge.E con Vidal si conoscono da piccoli".

Ma i loro rapporti come sono? La stampa cilena a volte ha parlato di freddezza…
"C’è sempre stata una battaglia sportiva fra i due, sin dal Colo Colo: una rivalità per la leadership. Non so se siano intimi amici, ma ora avranno una convivenza più stretta".

Lei un posto ad Eriksen lo troverebbe?
"I club a volte comprano i giocatori per come hanno giocato altrove. Devi pensare se si adatta al tuo stile. Forse non è un calciatore per Conte. E se uno non si sente importante cala di rendimento: è un circolo".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 22 settembre 2020 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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