Sotto sotto noi interisti lo sapevamo come sarebbe andata a finire a Londra: Milan eliminato e Tottenham ai quarti di finale di Champions League. Non si trattava però della classica gufata, quanto di una convinzione nata lo scorso agosto, una volta preso dolorosamente coscienza del trasferimento di Zlatan Ibrahimovic al Milan. Scottati da tre esperienze negative, a dispetto dell’entusiasmo di società e tifosi rossoneri per il grande colpo, avevamo la quasi certezza del fallimento europeo del Milan in questa stagione. I tabù sono duri a morire e alcuni non moriranno probabilmente mai. Nello specifico, mi riferisco alla maledizione dello svedese, eroe autarchico a prescindere dai propri desideri.
Poi, il giorno della presentazione a San Siro, quella frase che ora riecheggia in lungo e in largo ha amplificato la nostra certezza: “Questo anno vinciamo tutto!”, ha detto Ibrahimovic fresco di Milan. Parole fasulle come il suo amore sbandierato per la maglia rossonera, a suo dire la più bella mai indossata. E con questo non intendo dire che Ibra sia un bluff, ci mancherebbe. Di soddisfazioni a noi tifosi nerazzurri ne ha regalate tantissime e sono certo farà altrettanto con i cugini di Milano (il primo posto in classifica è emblematico). Ma nessuno può sostenere che in ambito internazionale lo svedese abbia mai fatto la differenza. In Champions League, tutte le volte che è stato chiamato in causa a risolvere i problemi delle sue squadre, è mancato clamorosamente. Juventus, Inter, Barcellona e oggi Milan. Se non è un sortilegio questo, poco ci manca.
La sua ossessione, la coppa dalle grandi orecchie, rimarrà tale ancora per qualche mese, fino al prossimo tentativo. Non la definisco così a caso: Ibra desidera tremendamente questa coppa, quasi legittimasse la sua carriera, e per raggiungerla ha abbandonato la maglia dell’Inter per vestire quella blaugrana del Barcellona. Lì, si era convinto, sarà più facile trionfare in Europa. Errore che gli si è rivoltato addosso come un boomerang: quella coppa è finita nella bacheca nerazzurra, con ulteriore beffa allegata: a far fuori il Barça è stata proprio l’Inter, che tu hai abbandonato e alla quale hai fatto il solletico quando avresti dovuto dimostrare il tuo valore. Di Ibrahimovic si dice da tempo una cosa in particolare: grande con le piccole, piccolo con le grandi.
Giusto, ma fino a un certo punto. Perché in Italia l’attaccante di Malmoe regala magie anche contro le rivali scudetto, mentre in Europa, e la sfida di Londra lo ha dimostrato, tende a sparire persino contro un avversario non certo mostruoso. Il Tottenham è una buona squadra, ma è quarto/quinto in Premier League e, va aggiunto, l’Inter guidata da Benitez (non certo una macchina da gol) ha rifilato alla squadra di Redknapp 5 gol in 2 partite, di cui 4 nel giro di 45 minuti a San Siro. In altre parole, non certo la difesa più imperforabile del continente. Inoltre, l’Inter si è trovata di fronte il fenomeno Bale, assente giustificato per buona parte dei 180 minuti degli ottavi di finale. Tutto ciò per sostenere quanto Ibrahimovic si sia ectoplasmizzato al cospetto di un avversario non certo di primo piano, decisamente alla portata della sua classe e del valore del Milan in generale.
Entro i confini nazionali Ibracadabra è un dio, inutile nasconderlo. Da solo è in grado di vincere un torneo locale, ma quando gioca in campo internazionale diventa un attaccante normale, di quelli che possono impensierirti solo su calcio da fermo. Inoltre, il suo ridimensionamento si palesa soprattutto nei momenti più importanti, negli scontri dentro o fuori, quando smarrisce senza alcun motivo la strada del gol. Contro Valencia, Liverpool e Manchester United abbiamo sperato inutilmente nella sua giocata risolutiva, ma alla fine ci siamo ritrovati con le pive nel sacco. Idem per i tifosi juventini e catalani prima e per quelli milanisti oggi.
Pertanto, questo campione di autarchia farebbe bene a riflettere sulla sua maledizione internazionale (anche con la Svezia ha sempre preso bastonate) prima di promettere mari e monti a tifosi che si lasciano andare a voli pindarici spesso destinati alla disillusione. Certo, probabile che a fine stagione la sponda rossonera del Naviglio torni a festeggiare lo scudetto, anche se non darei nulla per scontato fino all’esito della matematica. Sarebbe comunque un passo avanti considerate le ultime stagioni, e gran parte del merito andrebbe a Ibrahimovic. Ma oggi non diciamolo al tifoso milanista, al quale qualcuno ha promesso che quest’anno avrebbe vinto tutto...
Altre notizie - Calci & Parole
Altre notizie
- 13:00 SM - L'Inter sogna Palestra, ma gli altri nomi non convincono: da non escludere la 'promozione' di Cocchi
- 12:30 CdS - Bonny, nuovo check all'inizio della prossima settimana: il francese punta la sfida dell'ex contro il Parma
- 12:00 Mkhitaryan: "Chivu all'Inter in un momento non facile. Lui e Inzaghi sono diversi, ci ha dato energia e fiducia"
- 11:30 Coppa d’Africa, svolta dal 2028: il nuovo format divide allenatori, giocatori e dirigenti
- 11:00 SI - Inter, il sogno è Palestra ma si valutano anche soluzioni ponte come Dodò. Nessun contatto per Bellanova
- 10:30 GdS - Due dubbi in mediana, Luis Henrique verso la conferma: le ultime verso l'Atalanta
- 10:00 SM - Frattesi si allontana dalla Juve: l'obiettivo bianconero è Tonali. Jonathan David può entrare nella trattativa
- 09:30 Füllkrug al Milan, Klinsmann approva: "Penso sia una buona mossa. Spero lo aiuti ad andare al Mondiale"
- 09:00 Certezza ThuLa e 'assist' di Bonny a Esposito: Chivu studia le mosse d'attacco. Diouf il 'jolly d'emergenza'
- 00:00 Auguri di tanta fame
- 22:30 Juventus, Natale di riposo: domani la ripresa verso il Pisa, niente conferenza per Spalletti
- 22:00 De Laurentiis, Natale all'attacco: "Nel calcio dirigenti troppo legati alla poltrona. Si gioca troppo"
- 21:30 Napoli, Mazzocchi celebra la Supercoppa italiana: "Il tempo premia chi merita"
- 21:00 Serie A a Natale solo nel 1955 e nel 1960: in entrambi i casi si giocò la 12esima giornata
- 20:30 Dalla mentalità al mercato, l'Inter e l'ultimo centimetro: cosa è emerso dal dibattito su FcInterNews
- 20:00 Pio Esposito, in un anno è cambiato tutto: dai campi di provincia alle rotazioni di Chivu. Ma guai fermare la crescita
- 19:30 L'Inter sogna i due fratelli Thuram, Khepren scherza sul regalo di Natale a Marcus: "Una bella maglia della Juve..."
- 19:00 GdS - Atalanta-Inter, torna Sommer in porta. Da Diouf a Calhanoglu: la probabile formazione
- 18:30 Chiesa, Natale in campo: lavoro personalizzato al Liverpool mentre l’Italia osserva
- 18:00 Donnarumma felice al Manchester City: "Mi hanno fatto sentire importante fin da subito"
- 17:30 Scandalo in Turchia: arrestato il presidente del Fenerbahce Saran nell'ambito di un'inchiesta antidroga
- 17:00 videoDa Egonu fino a Maicon: gli auguri di Natale dei vip e degli ex ai tifosi dell'Inter
- 16:30 Caicedo verso l'addio al calcio dopo l'omicidio dell'amico Pineida: "Non voglio più saperne"
- 16:00 I numeri non mentono, Frattesi è in fondo alle gerarchie del centrocampo. A gennaio peseranno le motivazioni
- 15:30 Cassano: "Non impazzisco per Koné. Fossi la Roma, lo darei all'Inter. Poi prendo Ederson e Lookman"
- 15:00 Moretto: "Bellanova concentrato sull'Atalanta, non ci sono stati contatti con l'Inter"
- 14:30 Sky - Juve, Frattesi obiettivo difficile: serve una proposta economicamente importante per convincere l'Inter
- 14:00 Qui Atalanta - Djimsiti, possibile recupero a sorpresa in vista dell'Inter: c'è cauto ottimismo
- 13:30 TS - Novara, esonerato Zanchetta: niente sfida dell'ex con l'Inter, tre nomi per la sua successione
- 13:00 Basic, confermate le due giornate di squalifica: respinto il reclamo della Lazio
- 12:30 videoGli auguri della famiglia Inter ai tifosi, Marotta e Chivu: "Grandi risultati e tante soddisfazioni nel 2026"
- 12:00 Il primo intermedio di Chivu: bilancio positivo con qualche pausa. Tanto lavoro da fare, con cauto ottimismo
- 11:30 TS - Calhanoglu-Inter, rinnovo o cessione: due club pronti all'assalto. Marotta e Ausilio hanno già pronto l'erede
- 11:00 Sky - Inter, primi contatti con Vicario per il dopo Sommer: trattativa non semplice
- 10:30 videoL'Inter rilancia la campagna 'Home Never Alone': "Buon Natale agli interisti di tutto il mondo"
- 10:00 Romano: "Fascia destra, l'Inter ha fatto delle chiamate. Palestra pista che non si scalda per gennaio, Belghali..."
- 09:30 GdS - Geometrie in mediana e specialista dei rigori: Zarate è il 'mini-Calhanoglu' dell'Inter. Il prossimo step riguarda il ruolo
- 09:00 GdS - Inter, affondo per Mlacic in tempi rapidi: il motivo. I nerazzurri pensano al 'Sucic-bis'
- 08:30 Corsera - Nazionale, a rischio lo stage prima dei playoff Mondiali: la questione slitta a dopo Natale
- 08:00 Scelta difficile per De Vrij: l'ultimo Mondiale è un forte richiamo. Ma l'Inter non può agire a cuor leggero
- 00:00 L'Inter del post-Conte si specchia nella Supercoppa italiana
- 00:00 Un sereno e felice augurio di buon Natale da parte della redazione. Sempre a tinte nerazzurre
- 21:00 Il 2025 si chiude con il crash test di Bergamo. Nonostante quattro assenze, il problema resta il solito
- 20:40 Dalmat: "L'Inter non ha ancora trovato lo stile di Chivu, il suo lavoro buono ma non straordinario". Poi sui francesi...
- 20:20 Schelotto: "Bergamo campo molto ostile, l'Inter dovrà stare attenta. Chivu sulla strada di Palladino"
- 20:00 Bologna, Bernardeschi si opera: sei settimane di stop, salterà anche il match di campionato con l'Inter
- 19:40 Carbone: "Prima parte di stagione entusiasmante dopo le difficoltà iniziali. Siamo un gruppo straordinario"
- 19:20 Milan, Rabiot: "Non è impossibile pensare al primo posto. E uno Scudetto varrebbe bene un tatuaggio..."
- 19:00 Playoff Mondiali, Romania contro la Turchia di Calhanoglu. Chivu: "Poteva succedere, abbiamo sorriso"
- 18:40 Cragno: "L'altezza decisiva per i portieri per me è una stupidaggine. Basti pensare a Sommer"
- 18:20 Grifo: "In Serie A i giocatori più tecnici sono decisivi. Penso a Lautaro e al mio amico Calhanoglu"
- 18:00 Cristian Chivu allenatore rumeno dell'anno: "L'Inter è una lavatrice, sbatti la testa ovunque. Però..."
- 17:40 Lucescu ricorda: "Moratti un signore, ma aveva fatto sapere che avrebbe preso Lippi. La cosa mi creò problemi"
- 17:20 Fabregas ripensa alla sconfitta di Roma: "Nella ripresa abbiamo giocato bene, così come con l'Inter"
- 17:00 fcinLa verità sui like di Bastoni ai tifosi che lo 'spedivano' al Barça. Il difensore va dritto con una speranza
- 16:40 Gli auguri di Natale di Marotta: "Siamo un gruppo amalgamato e coraggioso, vogliamo regalare soddisfazioni"
- 16:20 Gattuso: "Nuovi convocati per i playoff, perché no? Palestra sta facendo cose interessanti. E ho apprezzato Bastoni perché..."
- 16:00 TS - Salvatore Esposito verso la Sampdoria. E un altro ex Inter è nel mirino dei blucerchiati
- 15:40 L'agente di Esposito: "Innamorato dell'Inter. Napoli? Piaceva a DeLa, ma i nerazzurri non hanno mai voluto cederlo"
- 15:20 Qui Atalanta - Seduta pre-natalizia a Zingonia. Ora il gruppo di Palladino in pausa fino a venerdì
- 15:00 Leva, lo scopritore di Frattesi: "Per me vale più di 40 milioni. Un paio di anni fa fece bene a scegliere l'Inter"
- 14:40 'Maledizione' Supercoppa: l'eredità (solo statistica?) della trasferta araba
- 14:20 Il Galatasaray pronto a riprovarci in estate per Calhanoglu: questa la richiesta dell'Inter
- 14:00 Mkhitaryan e il mentore Hernanes: "Ecco come l'ho conosciuto. Da me volle imparare... l'alfabeto armeno"
- 13:40 Luis Alberto: "Io all'Inter? Mai una chiamata da Inzaghi. Capiva i calciatori perché..."
- 13:10 L'escalation di Mlacic: "La sera prima di andare a letto mi chiedo se questa è davvero la mia vita"
- 12:40 Dalla Spagna - Il Barcellona cerca un centrale: anche De Vrij tra i candidati per i blaugrana
- 12:10 L'agente di Dragusin apre all'Inter: "Ha bisogno di giocare fino all'estate, magari Chivu mi chiama"
- 11:40 GdS - L'Inter può essere la squadra leader, ma deve cambiare testa. Fascia destra: ipotesi nome a sorpresa per Marotta e Ausilio
- 11:10 CdS - Bonny, c'è un obiettivo per il rientro. A Bergamo tornano la ThuLa e Calhanoglu. C'è anche l'opzione Diouf


