Cinque cambi rispetto alla sconfitta di mercoledì con il Bayern e nove undicesimi della formazione titolare vista nel derby. L'Inter di Inzaghi punta a risollevarsi contro il Torino a San Siro schierandosi con il solito 3-5-2. Che conferma in gran parte le indicazioni della vigilia: in porta torna Handanovic, difesa con Skriniar, De Vrij e Dimarco che prende il posto di Bastoni. A centrocampo giocano Dumfries sulla corsia di destra e Darmian su quella di sinistra, in mezzo riecco Barella, dopo l'esclusione di Champions, insieme a Brozovic e Calhanoglu. Tandem d'attacco Dzeko-Lautaro Martinez. Poche sorprese anche nel 3-4-2-1 della formazione granata, guidata in panchina dal viceallenatore Paro: sulla fascia destra Lazaro scalza Ola Aina, unica punta Sanabria, supportato da Vlasic e Seck.
Sin da inizio gara il Torino si presenta con un baricentro alto, accompagnato dalle marcature a uomo e il pressing costante che mirano a spegnere sul nascere la manovra dell'Inter. La prima fiammata nerazzurra arriva al 5' grazie al varco trovato sulla sinistra con Darmian e la chance sui piedi di Lautaro, che dopo lo scarico di prima di Barella spedisce il pallone in curva. In mediana è sfida fra numeri 77 con Linetty che ha il compito di seguire per tutto il campo Brozovic, rendendo così complicatissimo il match del croato, mentre l'Inter fa fatica a uscire senza le trame del suo regista. Intorno al 20' il colpo di tacco geniale di Vojvoda pesca Vlasic che brucia nell'anticipo Skriniar e, dopo essersi accentrato, in area impegna Handanovic per la prima parata di piede del match. È infatti il trequartista croato in prestito dal West Ham a gestire il maggior numero di palloni all'interno della fitta rete di passaggi granata, mentre l'Inter appare ancora una volta statica e senza idee per far male. Con Brozovic tenuto sotto stretta osservazione da Linetty, Handanovic è costretto spesso alla soluzione lunga per le punte, ma Djidji e Buongiorno fanno buona guardia vincendo tutti i duelli. Il braccetto di sinistra Rodriguez si alza invece in marcatura a uomo addirittura su Barella, mentre Lukic va su Calhanoglu e i due esterni Vojvoda e Lazaro tengono d'occhio rispettivamente Dumfries e Darmian. Lautaro prova a suonare la carica con un paio di tiri da fuori che finiscono largamente sul fondo, stessa sorte per il destro da distanza siderale di Brozovic in chiusura di primo tempo: non basta.
In apertura di ripresa è il Torino ad alzare i ritmi, mentre l'Inter si fa cogliere di sorpresa nella propria metà campo: prima Skriniar devia in corner sullo scatenato Vlasic dopo che Linetty aveva rubato palla a Brozovic, poi il numero 13 granata pesca in area Sanabria che di testa trova la respinta in tuffo di Handanovic. Brozovic commette fallo e si fa ammonire al 56', così lo sloveno deve distendersi per respingere di piede anche il tentativo su punizione dal limite di Rodriguez. Il Toro attacca con una maggiore intensità rispetto al primo tempo: al 67' la difesa nerazzurra e in particolare Dumfries stanno a guardare mentre la palla viaggia in orizzontale verso Vlasic che si vede parare il tiro di sinistro da Handanovic. Un minuto dopo entrano Correa e Bastoni al posto di Dzeko e Dumfries, ed è subito il centrale a trovarsi disorientato di fronte al doppio passo di Vlasic che anche stavolta trova la parata in tuffo di Handanovic. Dimarco sale chiaramente sull'esterno di sinistra, mentre Darmian si sposta a destra. Nel frattempo, prima doppia sostituzione anche per il Torino: dentro Radonjic per Seck e Ilkhan per Linetty. Sull'altro fronte Milinkovic-Savic para in due tempi sul colpo di testa di Skriniar da corner: sono le prime avvisaglie di scossa. Al 15' dal termine secondo doppio cambio per Inzaghi e terza modifica per Paro: entrano Bellanova e Mkhitaryan al posto di Dimarco e Calhanoglu nell'Inter, Zima al posto di Rodriguez nel Torino. Secondo trasloco della partita quindi per Darmian che torna a sinistra, mentre l'ex Cagliari si sistema sulla corsia di destra. Al 79' su cross di Bastoni, Lautaro vince il duello aereo con il neo entrato Zima, ma il suo colpo di testa esce fuori di pochissimo. Finale dunque ad alti giri per l'Inter grazie anche alla scossa data dai cambi, ma la squadra si sbilancia e all'83' Handanovic è costretto ancora agli straordinari sul tiro da fuori di Radonjic, che è libero di puntare Skriniar prima di vedere lo spiraglio per il destro deviato in corner. Ultimi 5' più recupero anche per Gosens che subentra a Darmian. All'assalto in area granata all'89' insieme a Lautaro e Correa partecipano lo stesso esterno tedesco, Bastoni e Brozovic: la retroguardia del Torino si abbassa ma riesce a ribattere il primo cross di Bellanova, palla sui piedi di Barella che dal limite si inventa un assist visionario per il 77 croato, che sfugge alla marcatura approssimativa di Ilkhan e con il destro al volo beffa Milinkovic-Savic. Ultimi due cambi nel Torino che manda in campo Singo per Lazaro e Pellegri per Sanabria.
Ai titoli di coda Brozovic abbatte il muro granata, ma l'Inter dimostra che ha ancora tanto da rivedere sia in fase difensiva che offensiva. Solo tre i tiri in porta sul totale delle 16 conclusioni verso Milinkovic-Savic, mentre il Torino impegna per 7 volte Handanovic sui 9 tentativi complessivi. Possesso palla del 57% in favore della squadra di Inzaghi, che cambia marcia come spesso le accade nella ripresa subito dopo i cambi e portando più uomini in area avversaria. Mentre il Torino commette l'errore di abbassarsi nel finale e non capitalizzare le occasioni create soprattutto grazie alle iniziative su tutto il fronte di Vlasic. Le marcature a uomo granata funzionano fino a quando l'ottimo Linetty non lascia il campo a Ilkhan, con Brozovic che da lì guadagna metri e infine trova, assistito da Barella, l'occasione giusta per colpire.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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