"Al 19 luglio, lo scorso anno, i contorni del mercato interista, pur nella consueta alternanza di nomi sui giornali, avevano dei contorni certamente più definiti rispetto ad oggi. Sono trascorsi quasi due mesi dal triplice fischio di Webb a Madrid ma, a farla da padrone, sono più le voci riguardanti le partenze che quelle legate agli arrivi. Balotelli, stando a quanto leggo, è ormai in aeroporto pronto al check-in, destinazione Manchester. L’unico dubbio che sembra residuare attiene la sponda della città che alla fine farà l’offerta più congrua a livello di ingaggio e cartellino. Scelta dolorosa liberarsi di un ragazzo di venti anni con margini di miglioramento tuttora indefiniti e indefinibili ma ponderata se pensiamo ai problemi che lo stesso ha avuto con buona parte dello spogliatoio interista. A ciò va senz’altro aggiunta l’assoluta mancanza di attaccamento ai colori nerazzurri ostentata più volte da Super Mario. Mai una frase di ringraziamento verso i nostri colori. Mai una dichiarazione di fedeltà verso la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta e grazie alla quale, neanche ventenne, ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere. Tutto questo unitamente ai comportamenti non proprio irreprensibili del ragazzo (ultima ma buon ultima l’uscita in centro a Milano con la pistola scacciacani) portano ad un divorzio che, seppur doloroso pensando a quello che poteva essere e non è stato, porterà all’Inter un plusvalenza mostruosa che in tempi di fair-play finanziario certamente non guasta.

Sul fronte Maicon, invece, dopo giorni di calma, sembra essersi risvegliato l’interesse del Real. Il Presidente qualche tempo fa aveva parlato di una cessione necessaria a far quadrare i bilanci ma l’impressione che mi sono fatto è che con l’offerta giusta anche il destino del brasiliano sarà lontano da Milano. Sul piano dell’importanza tecnico-tattica la perdita del Colosso nerazzurro avrebbe certamente un peso specifico maggiore rispetto a quella del talento italiano. Balotelli e Maicon quindi sembrano i più papabili sacrificati sull’altare del fair-play finanziario. Una breve riflessione anche sul fronte Burdisso. L’Inter deve cercare di ricavare il più possibile dalla sua cessione. Come può valere sei milioni di euro Burdisso, titolare della selecion, quando il neo-bainconero Bonucci, riserva della nazionale azzurra, è stato valutato quindici?

Ad ogni modo, come tutti i tifosi tendo spesso a ragionare più col cuore che con la testa, ma nonostante ciò condivido le scelte della Società. La differenza la farà poi il mercato in entrata. È arrivata la giovane promessa Coutinho. È ritornato alla base Biabany. Castellazzi è andato a prendere il posto di Toldo. Mascherano sembra il nome più in auge. Le cifre che circolano sono però fuori da ogni logica. Si tratta di un giocatore che ho sempre ammirato e sognato di vedere accanto al cuchu, ma a mio parere non vale più di 18-20 milioni e, certamente, per caratteristiche, non porterebbe un decisivo salto di qualità nella squadra. Il resto delle strategie neroazzurre sembra al momento molto nebuloso. Sono d’accordo nel non fare spese folli ma occorrono certamente giocatori di una certa caratura per migliorare l’organico di Benitez che la prossima stagione dovrà difendere la Champions. Il Barcellona, già una corazzata, ha preso Villa e molto probabilmente arricchirà il suo centrocampo con Fabregas. Così, rischiamo di veder scavare un'altra volta un solco invalicabile tra noi e le maggiori squadre europee proprio quando con enormi sacrifici e spirito di squadra siamo riusciti in un’impresa che mancava da 45 anni.

Giusto vendere a certe cifre, ma occorrerà un altro capolavoro di Marco Branca per riuscire come lo scorso anno a chiudere il mercato in attivo allestendo al contempo una rosa di altissimo livello. Tra poco più di un mese ci aspettano le due finali di Supercoppa con Roma e Atletico Madrid. Due titoli in palio in una settimana. È importare iniziare nel migliore dei modi una stagione ricca di impegni come il Mondiale per Club e nella quale dovremo difendere il Triplete dello scorso anno. Ad onta di tutte le voci che di giorno in giorno riempiono le pagine dei quotidiani, sono però convinto che l’Inter 2010/2011 ha contorni ben delineati. Occorre avere pazienza e il mercato nerazzurro che oggi sembra ai più una matassa inestricabile potrà essere dipanato e chissà che il gomitolo non si arricchisca di quel filo prezioso promesso dal Presidente e sull’identità del quale non vi è al momento indizio alcuno . Buon lavoro Marco Branca".

Rosario

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 19 luglio 2010 alle 13:05
Autore: Redazione FcInterNews
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