Come ormai triste consuetudine, le pagelle della Gazzetta dello Sport appaiono eccessivamente condizionate dal risultato finale. E così i voti per gli interisti sono davvero troppo bassi se si considera la prestazione. Ma tant'è.

Il peggiore - questo giustamente - è Sommer (4,5): Sussurra preghiere ai palloni per evitare che si avvicinino. Ma quando deve incidere sul destino, scende troppo morbido sul tiro di Saelemaekers. E son guai veri".

Giusta anche l'insufficienza per Lautaro (5,5): "Un grande balzo di Maignan, aiutato dal palo, gli scippa un gol bellissimo per difficoltà di esecuzione. E’ il principale spruzzo di talento di un derby complicato".

Esagerato il 4,5 per Calhanoglu: "Anche gli ex piangono. Si lascia strappare il pallone aprendo il contropiede dello 0-1, sbaglia il rigore del potenziale pareggio".

Non si capisce neppure il 5 per Akanji: "Si addormenta sul gol di Pulisic, commettendo l’errore più grave dei difensori moderni: guardare la palla e non il diretto avversario. Contribuisce al patatrac".

Dietro la lavagna anche Carlos Augusto (5,5: ma perché???), Bonny (5,5) e Zielinski (5,5). 

Il migliore è Barella (7): "Arrembante o delicato, a seconda delle situazioni. In ogni caso è un costante riferimento per i compagni e un distributore di idee".

Bene Thuram e Acerbi (6,5). Sufficienti Bastoni, Sucic e Dimarco. Senza voto Esposito e Diouf.

Penalizzante anche il 5 per Chivu: "Stavolta la fortuna lo schiva. L’elisir della felicità è irreperibile: perde il primo derby, il primato e il terzo scontro diretto".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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