All'indomani della terza giornata di Serie A, i problemi di casa Inter da passare a setaccio sono diversi. Tra le varie problematiche, Cristian Chivu ne ha uno anche in porta. Il match di ieri è quell'elemento che rende la prova: "Yann Sommer ha infatti regalato il secondo e il quarto gol alla Juventus: un portiere dal suo curriculum non può certo prendere gol sui tiri di Yildiz e Adzic" e le riflessioni sui 15 milioni (parcheggiati in panchina) di Josep Martinez oggi iniziano a tornare in mente. Certo, difficile è "pensare che Sommer possa pagare subito gli errori di Torino, ma è altrettanto difficile pensare che in prospettiva Martinez non possa trovare più spazio".

L'avvio di Chivu è stato più complesso di quanto ci si aspettava e c'è addirittura da tornare al 2011, con Gasperini sulla panchina nerazzurra, per trovare un ruolino di marcia che registra 2 sconfitte nelle prime 3 partite di campionato. Chivu è apparso per la prima volta "comprensibilmente nervoso": sei punti dalla testa "sono un’Everest dopo 270’ di Serie A" e a rendere tutto ancora più 'preoccupante' è "l’idea di doversi già sintonizzare sulla Champions e su un esordio, ad Amsterdam con l’Ajax, dove l’Inter ha l’obbligo di vincere per dare una sterzata a un inizio di stagione alquanto problematico", voltare pagina, ritrovare energia e iniziare a scendere di quota dalla vetta dell'Everest dove Chivu non pensava di potersi trovare solo dopo tre giornate.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 12:30
Autore: Egle Patanè
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