Come scrive Tuttosport oggi in edicola, l'Inter aveva una freccia rimasta a disposizione, ma a fine mercato - per la delusione di molti suoi tifosi - ha scelto di tenerla nella faretra. L’arco, però, non è stato completamente riposto e a gennaio, se si creeranno le giuste condizioni, tecniche ed economiche, Marotta, Ausilio (corteggiamento dell’Al-Hilal permettendo) e Baccin potrebbero cercare quel colpo mancato nell’ultima settimana di agosto. Perché, va sottolineato, Akanji è stata un’opportunità legata alla partenza di Pavard: prestito per prestito, poca la differenza fra investimento e quanto ricevuto.

L’Inter, una volta ceduto Zalewski all’Atalanta per 17 milioni e acquistato Diouf dal Lens per 20 (più 5 di bonus), aveva ancora margine per intervenire. Erano previste due uscite minori - quella di Taremi concretizzatasi con l’Olympiacos (2.5 milioni) e quella saltata di Palacios (al Santos in prestito con diritto di riscatto intorno ai 10) - che non avrebbero comunque cambiato il tesoretto per un ultimo colpo.

L’idea era quella di trovare un difensore, sulla falsariga degli altri acquisti fatti, quindi fra i 20 e i 23 anni, investendo circa 20 milioni, ovvero quanto rimasto in cassa dopo aver speso già, euro più euro meno, 80 milioni (bonus esclusi) e incassato poco più di 42 (Oaktree aveva dato un budget superiore per le entrate, figlio dei 132 milioni ricevuti dalla Uefa per il percorso in Champions nell’ultima stagione). I profili valutati, però, o costavano troppo (Jacquet del Rennes, 50 milioni) o non sono stati ritenuti sufficientemente pronti per il palcoscenico di San Siro (il turco Akcicek del Fenerbahce, prelevato ieri dall'Al-Hilal di Inzaghi per 22 milioni). 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 04 settembre 2025 alle 09:38
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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