La vittoria sul Torino restituisce all'Inter una classifica che consente di sperare in un finale di stagione almeno degno. "L’Inter ha vinto senza incantare, ma con merito. Ridotti margini di errore, tanta applicazione. Prestazione «mazzarriana», nel senso che la squadra è stata sul pezzo fino all’ultimo - spiega la Gazzetta dello Sport -. Confortante la fase difensiva nerazzurra. Non era facile affrontare quei due satanassi, Cerci e Immobile, che assieme sommano 24 gol, tanto più con Samuel e Juan Jesus squalificati. Bisognava ridare fiducia a Ranocchia, frastornato e bastonato nelle ultime apparizioni da titolare. Rimesso al centro della difesa, e bene assistito da Campagnaro e Rolando, l’osservato speciale Ranocchia ha risposto con autorevolezza, e ai due attaccanti di cui sopra è stato concesso il minimo sindacale. L’Inter sembra aver recuperato la sicurezza di inizio stagione, cinque giornate senza sconfitte rappresentano un’inversione di tendenza. Dalla batosta con la Juve allo Stadium, un mese e passa fa, sono stati incamerati 11 punti in 5 gare e alle viste c’è un calendario abbordabile, con Verona, Atalanta, Udinese e Livorno una dietro l’altra".

E c'è un Hernanes in più: "Terza partita da titolare di Hernanes e terza vittoria interista. Non che ieri Hernanes sia stato formidabile, ma là dove c’era Taider o Kuzmanovic oggi agisce un giocatore di estrema qualità e senso tattico, il centrocampista che fa tornare i conti nella mediana del Brasile. Il centrocampo dell’Inter non è più terra di facili conquiste. L’innesto di Hernanes ha ridato colore e riferimenti allo stesso Cambiasso".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 10 marzo 2014 alle 10:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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