"Se c’è una cosa certa in questo campionato è che non esistono certezze". Lo sottolinea Luigi Garlando oggi sulla Gazzetta dello Sport, ricordando come già in diverse occasioni il pronostico della vigilia è poi stato ribaltato dal campo. 

Il giornalista della Gazzetta evidenzia l'empatia in casa Milan, con l'abbraccio Maldini-Pioli comparato a quello tra Mancini e Vialli a Wembley dopo la finale di Euro 2020. Tra i rossoneri c'è la fame dei più giovani come Tonali e l'esperienza dei totem come Ibrahimovic. E il piccolo vantaggio degli scontri diretti con i rivali cittadini che premierebbe Pioli in caso di arrivo a pari punti. 

E l'Inter? "La vittoria sulla Juve allo Stadium ha liberato la testa dell’Inter e le gambe hanno ripreso a correre. Dal Sacco di Torino sono sgorgati altri tre successi in campionato e quello nel derby di Coppa Italia: un 12-2 complessivo che spiega bene lo stato di salute dei nerazzurri, rifioriti all’improvviso dopo mesi bui. La cartina di tornasole è Nicolò Barella, a lungo irriconoscibile, ancora sofferente contro la Juve e poi tornato ai suoi livelli migliori. Ha oscurato Tonali nel derby ed è stato tra i più abbaglianti contro la Roma, la partita che si è rivelata una vera e propria prova di forza recapitata ai rivali. Il Milan ha provato sulla sua pelle la superiorità dei nerazzurri. La corsa di Dumfries e Perisic, le perle di Brozovic e il gol ritrovato da Lautaro nelle ultime partite sono stati urla di salute".

L'Inter è tornata a essere una macchina da guerra e il calendario sembrerebbe più clemente con i nerazzurri rispetto ai cugini. "Tra le ultime 4 avversarie dei nerazzurri e quelle del Milan ci sono 70 punti di differenza. Non pochi. Udinese, Empoli, Cagliari e Samp sulla strada di Inzaghi ne sommano 135. Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo: 205".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 26 aprile 2022 alle 12:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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