La Juentus domina in Italia e oggi potrebbe conquistare il suo ottavo scudetto di fila. Il Corriere dello Sport ha intervistato Giovanni Branchini, decano dei procuratori, per approfondire il tema. 

Il Napoli, le milanesi e le romane come possono ridurre il gap? 
"Non è facile, perché si è creato nel tempo e non può essere colmato in due mesi o azzeccando 2-3 mosse. La fretta è il peggior nemico possibile per chi insegue ed è necessario pure che la Juventus rallenti o sbagli qualche mossa". 

Milan, Inter e Roma hanno dovuto fare i conti con i vincoli del Fair Play Finanziario. Un problema in più? 
"Certo. Il Fair Play ti mette dei paletti rilevanti: ti spinge a ricorrere ai giovani, che hanno costi contenuti, e a cedere giocatori importanti". 

Le norme dell’Uefa sono troppe severe per le proprietà che vogliono investire? 
"Si parla da tempo di rivedere i principi del Fair Play e probabilmente è giusto farlo. Non dico che certe norme siano severe, ma sono superate dalla realtà. Il Fair Play un effetto positivo l’ha avuto, ma probabilmente oggi le esigenze sono diverse. E anche i TPO, ovvero la possibilità di avere finanziamenti da fondi esterni ai club, devono essere rivisti, corretti, regolamentati e controllati". 

Quanto durerà ancora la dittatura bianconera? 
"Il Napoli non è così lontano dalla Juve. Bisogna che le altre azzecchino qualche campione in giovane età e che i bianconeri... frenino". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 10:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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