Il 5 giugno 1968 l'Italia guadagnava la finale degli Europei. Una partita, quella contro l'Unione Sovietica, decisa dalla 'monetina', soluzione singolare, ma all'epoca prevista dal regolamento. A parlarne è Furio Valcareggi, figlio di Ferruccio Valcaereggi, ct di quella Nazionale, che ai microfoni di Tuttomercatoweb.com racconta l'emozione provata da Giacinto Facchetti in quel momento. "Fu una partita senza reti e si arrivò quindi alla soluzione della monetina, fatto inedito per tutti. Ma le operazioni non venivano svolte in campo bensì nello spogliatoio, con l'arbitro insieme ai due capitani. C'era questa grande ansia dell'attesa, c'era una paura fottuta da parte di tutti. Mi precipitai subito giù, era difficile scendere negli spogliatoi ma alla fine passando due-tre barriere ce l'ho fatta. E vidi in quel momento uscire Facchetti contentissimo con un sorriso a... Cinquantotto denti che stava correndo di nuovo in campo. Capii che avevamo vinto. E' un ricordo bello, avemmo fortuna dopo una partita in cui nessuno meritava di vincere. La moneta è una soluzione ma i rigori sono più da sportivi. Mi ricordo soprattutto la faccia di Giacinto, euforico. E' stato il capitano azzurro per tutto il periodo di mio padre ct". 

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Sezione: News / Data: Sab 06 giugno 2020 alle 02:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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