Roberto Scarpini racconta la settimana dell'Inter a New York. E sottolinea quanto sia stato importante tutto ciò per la società: "La settimana è stata di quelle importanti per non dire fondamentali. Per una volta non mi riferirò a fatti del campo. L'Inter, infatti, grazie a Inter Campus, è sbarcata all'ONU, Palazzo di vetro, New York. L'ambasciatore che rappresenta l'Italia alle nazioni unite Cesare Maria Ragaglini si è fatto, infatti, portavoce dell'iniziativa sociale di Fc Internazionale che da quindici anni si occupa di migliaia di bambini in giro per il mondo. E in un momento in cui lo sport sta assumendo sempre di più un valore strategico in contesti "difficili" e il calcio si distingue come lingua universale, il fatto che l'Inter senza alcuno scopo di lucro lavorasse in venticinque paesi cercando di ridare il diritto al gioco a chi ha perso anche il diritto al sorriso, è stato sottolineato come esempio dalle più alte cariche delle Nazioni Unite. E' successo così, che il giorno precedente alla risoluzione sulla Palestina, in un contesto storico, il presidente Moratti sia stato invitato a capo di una delegazione nerazzurra per raccontare quindici anni di un'esperienza a oggi senza uguali.

Con l'introduzione dell'indimenticato Youri Djorkaeff, che vive nella Grande Mela, in compagnia di Ivan Ramiro Cordoba in rappresentanza della squadra, di Francesco Toldo e di Luis Figo, ambasciatori del progetto, il presidente ha voluto ricordare tutti quelli che giornalmente lavorano sui campi con i bambini, stabilendo regole di divertimento che possano diventare regole di vita, rapporti sul campo che possano diventare rapporti umani, bambini uomini in grado di vivere un futuro migliore.
La variabile di quest'avventura è la maglia dell'Inter. Un pegno del nostro amore per il club, un simbolo di speranza, a questo punto riconosciuto anche dalle più alte cariche politiche internazionali.

Il giorno successivo, alla libreria Rizzoli, sulla 57th è stato presentato "Inter Campus - Sport Passione Impegno". Un libro di fotografie che sarà protagonista, speriamo, nelle wishlist dei tanti tifosi nerazzurri che vogliono contribuire alla causa. Gli scatti sono di Franco Origlia, una storia di quindici anni, fatta di sorrisi e tanto pallone. Un racconto che inizia in una favela brasiliana e che si chiude, idealmente, al centro del mondo tra gli applausi delle istituzioni. E l'orgoglio dell'Inter, dal presidente al suo ultimo tifoso.

Nella settimana poi si è parlato, poco, anche di calcio giocato, tanto invece di Sneijder, del suo presente, del suo futuro, di mercato, di scambi con Pastore, del perché sconfitti a Parma (poco), di pancia piena, di anti Juve e poco invece di Inter Palermo, della voglia di ritornare alla vittoria e da qui Stramaccioni e i suoi ragazzi vogliono ripartire nella settimana in cui, aldilà delle piccole cose di cui hanno trattato i giornali, l'Inter è diventata, primo club in assoluto, squadra campione nel mondo".

Sezione: News / Data: Dom 02 dicembre 2012 alle 09:36 / Fonte: TMW
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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