Sinisa Mihajlovic intervenuto in videoconferenza per la webinar del Bologna si è raccontato in una lunga intervista durante la quale ha ripercorso la sua carriera da giocatore e da allenatore, toccando alcuni ricordi che lo legano al mondo nerazzurro. 

Qual è stato l'allenatore con cui è cresciuto di più?
"Sono stati tutti importanti per la mia crescita, poi ovviamente alcuni mi stavano più simpatici di altri, come Boskov o Mancini".

Quali difficoltà ha riscontrato nei primi anni da allenatore?
"All'inizio essere stato un calciatore ad alti livelli può aiutarti, puoi comprendere meglio come si sente un calciatore. Ma calciatore e allenatore sono due ruoli completamente diversi: all'inizio vivevo le partite come fossi in campo. Quando facevo il secondo di Mancini guardavo sempre la palla, lui guardava altre zone di campo, pensava ad esempio alle marcature preventive. Poi piano piano ti abitui e inizi a percepire le differenze".

E il suo miglior momento da calciatore?
"Ho vinto sedici trofei, ho sempre giocato ad alti livelli. Non c'è un momento migliore, mi sono sempre divertito. Quei vent'anni di calcio sono stati i più belli della mia vita. Viene da dire che i migliori sono quando hai vinto, ma anche quando non vinci è bello, perché fai ciò che ami".

Il giocatore più forte con cui ha giocato?
"Ti posso dire il più forte contro il quale ho giocato: Ronaldo il Fenomeno, il più forte di tutti. Tra quelli con cui ho giocato ti faccio alcuni nomi: Savicevic, Prosinecki, Mancini, Gullit, Veron, Nesta, Aldair, Adriano, Figo, Nedved, posso andare avanti fino a domani. Ce ne sono tantissimi".

Sezione: News / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 00:30 / Fonte: viaemilianews.com
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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