L’ex arbitro Massimo De Santis ha fatto sentire la sua voce, chiamando in causa direttamente l’Inter chiedendo alla società nerazzurra un risarcimento danni di 21 milioni di euro, per il dossier di spionaggio rilevato dagli interrogatori di Tavaroli e Cipriani, relativi al caso Telecom. Come fatto dall’ex interista Christian Vieri, anche l’ex fischietto internazionale si è rivolto alla magistratura chiedendo alla società milanese una cospicua somma in denaro. Il legale dell’ex Commissario di Polizia Penitenziaria, Paolo Galinelli ha affermato: “La nostra richiesta dovrebbe essere superiore, visto che a finire sotto sorveglianza non c’era solo il nostro assistito, ma anche la famiglia e i suoi conti bancari. Abbiamo scelto una strada diversa da quella di Vieri, avvalendoci di un nuova legge sul lavoro. Entro 60 giorni ci sarà la prima udienza e se non si trova una conciliazione si darà avvio all’istruttoria. Credo che il giudice dovrebbe comandare a breve Moratti”.

La tesi del legale di De Santis verte sul fatto che il successivo fascicolo preparato da Palazzi che mette sotto attacco l’Inter, sembra essere collegato con il dossier di spionaggio di De Santis. In poche parole il giudice deve stabilire se l’attività è stata commissionata da Moratti oppure ci sono altre vie. Inoltre, Galinelli afferma che: “La nostra tesi però non supportata dai fatti verte sul fatto che l’affare Telecom abbia dato vita a Calciopoli.  E’ solo una nostra teoria. Di sicuro ci sono gli estremi per un risarcimento danni. De Santis ora attende la sentenza di Napoli. Poi si concentrerà su questo procedimento”.

Sezione: News / Data: Mar 11 ottobre 2011 alle 09:21 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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