Il segretario generale dell'Uefa, Gianni Infantino (qui in foto accanto a Platini), ha parlato alla Gazzetta dello Sport, analizzando il momento economico del calcio europeo e dando uno sguardo all'Italia. 

Segnali positivi ma un po’ contrastanti?
"Proprio così. Intanto, nonostante la crisi, gli introiti del calcio continuano a salire. Poi, benché si spenda sempre più di quanto si incassi, per la prima volta la percentuale tra le due voci scende: dal 12,8% al 12,7%. Sono i primi effetti del fair play".

Qual è il messaggio che dà più ottimismo?
"Quello che si vedrà nel prossimo rapporto. Riguarda i debiti scaduti dei club: trasferimenti da pagare ad altre società, stipendi
dei giocatori, fisco. A giugno 2011 erano 58 milioni, a settembre 2012 sono scesi a 18. Cioè -68%".

Che cosa pensa del Psg?
"Che conosce le regole come tutti e dal 2014 ci saranno le prime sanzioni. E che deve dimostrare che i suoi ricavi gli consentono di coprire le spese".

Come si comportano le italiane?
"Molto bene nel caso del fair-play. Ma devono diversificare le entrate: contano ancora troppo i diritti tv. E manca lo stadio: Bayern, Borussia, Arsenal e Juve dimostrano quanto sia fondamentale".

Sezione: News / Data: Mar 05 febbraio 2013 alle 11:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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