Mauro Icardi, ormai calciatore a tutti gli effetti del Paris Saint-Germain, ha raccontato tra le colonne di Le Parisien la sua prima stagione trascorsa a Parigi. "Una festa incredibile" quella dopo la qualificazione ai quarti di finale di Champions League ottenuta contro il Borussia Dortmund: "Volevo lasciare fare i tifosi perché, durante la partita, li abbiamo sentiti cantare fuori dallo stadio. È stato molto emozionante poter condividere questo momento con loro". 

Un momento cruciale per l'unione del gruppo?
"La vittoria è stata decisiva, sì. Avevamo tutti l'obiettivo di vincere. In Germania, non avevamo fatto la miglior prestazione. Il modo in cui ci siamo avvicinati al Parco dei Principi, con i nostri spettatori fuori, ci ha aiutato a fare meglio dell'andata. È stato un momento determinante della stagione".

Un patto per la Champions League?
"No, non c'è nessun patto. Ma questo è l'obiettivo del club e di tutti i giocatori. Non c'è alcun patto da sviluppare, in questo caso, si è creato da solo. Certamente non si può mai dire che per giocatori e  tifosi sia stato meglio giocare a porte chiuse quella partita, ma c'era l'aspetto che riguardava la salute. Un Parco dei Principi pieno avrebbe potuto creare un'atmosfera molto più bella e un supporto per i giocatori. Il contesto ha reso però la partita ancora più speciale. I giocatori sono stati toccati dal sostegno prima della partita e sono stati in grado di sfruttarlo dopo. Alla fine, questa qualificazione vale come una sorta di liberazione dopo diversi flop e rafforza anche i legami tra i giocatori e anche con i tifosi. È un bellissimo momento che verrà ricordato per sempre e dovrebbe essere usato per il futuro. Non è necessario un patto speciale. L'intero club deve voler vincere e spingere per questo. Questo è quello che abbiamo sentito quella notte. Resta da mantenere questa mentalità per il futuro". 

Sezione: News / Data: Ven 03 luglio 2020 alle 21:22
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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