Prosegue il lavoro della Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta 'Prisma', che a fine novembre aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati i vertici della Juve (Andrea Agnelli, Pavel Nedved, l’ex Fabio Paratici più 3 tra dirigenti ed ex dell’area finanza e l’avvocato Cesare Gabasio) per emissione di fatture per operazioni inesistenti e false comunicazioni delle società quotate in borsa. L’accusa sta indagando sull’accordo legato alla riduzione degli stipendi che i giocatori bianconeri avevano raggiunto con il club in piena pandemia, nel marzo 2020; dopo le perquisizioni di ieri, si legge su Gazzetta.it, oggi è stato chiamato a testimoniare il primo calciatore, ovvero Paulo Dybala. Che ha dovuto cambiare i suoi programmi non presentandosi alla Continassa per raggiungere alle 15 la Procura del capoluogo piemontese come 'persona informata sui fatti'. 

"I magistrati vogliono vederci chiaro sugli accordi intercorsi con la società, in particolare sui tempi, e i calciatori ma soprattutto i procuratori (che a loro volta non risultano coinvolti) possono fornire informazioni utili da aggiungere alle carte che hanno trovato nelle perquisizioni in studi di Milano, Torino e Roma (tra cui quella dell’agente Alessandro Lucci, che segue Cuadrado, Bonucci e l’ex Kulusevski ed già stato convocato) a cui i bianconeri si sarebbero appoggiati per le scritture private", chiosa la rosea

Sezione: News / Data: Gio 24 marzo 2022 alle 15:49
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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